Ieri allo stadio “Ugo Gobbato” di Pomigliano, successo esterno dell’A.s. Roma contro le padroni di casa per 1-2. Successo di carattere e sacrificio delle giallorosse, come detto dal loro coach Alessandro Spugna.
È stata una Roma anche paziente, nel gestire la gara. “Sapevamo che sarebbe stata una partita complicata. Per l’atteggiamento loro, per l’ambiente. Oggi loro hanno giocato con due calciatrici difensive in più. Ma le ragazze sono state brave ad avere pazienza, a gestire bene la palla nel primo tempo, a fare il gol, magari potevamo farne anche altri, ad entrare in campo nella ripresa cercando di continuare a fare il nostro gioco. Abbiamo fatto il secondo, forse lì dovevamo continuare, accelerare per poter chiuderla definitivamente. Sapevamo che se loro fossero rientrate in partita sarebbe stata dura, ma c’è il rovescio della medaglia. Ovvero, essere state brave a lottare fino alla fine, a giocare con umiltà, a sacrificarci. Potrà esserci utile in futuro. Chiudiamo a 9 punti in classifica, è la cosa più importante”.
Tra le difficoltà c’è stata l’impossibilità di utilizzare le frecce giallorosse. “C’era grande densità dietro, era difficile. Non trovavamo grande profondità, soprattutto sugli esterni. Dovevamo sfruttare i duelli, le palle veloci tra le linee, non è stato facile. Ma siamo state brave a non forzare tanto, a mantenere il possesso, a far stancare loro, questo ci ha permesso di creare situazione favorevoli, di segnare due gol”.
Quanto è importante vincere una gara soffrendo? “Lo dicevo prima, ci sarà utile in futuro questa partita. Le partite vanno vissute a momenti, c’è stato un momento nell’ultimo quarto d’ora dove bisogna soffrire, stare tutte insieme, abbassarsi di qualche centimetro. Lo abbiamo fatto, soprattutto con intelligenza”.
Fonte: asrome.com