Albiol: “Vince il Napoli, ricordo ancora quel gol a Torino e la Supercoppa…”

Ha lasciato un vuoto nella difesa azzurra, Raul Albiol. Uno anche nel cuore dei napoletani. Calciatore di cui apprezzi valore e professionalità soprattutto quando non c’è. Sempre attento a tutto ciò che riguarda la sua ex squadra ed i suoi compagni, non può ignorare che Napoli/Juventus non è una partita come le altre. Ne Parla alla Gazzetta dello Sport:

Napoli-Juve«Penso che vincerà il Napoli. E non perché ho giocato lì, ma perché è in un ottimo momento, ho visto le prime due uscite e mi è piaciuto molto, mentre la Juve fatica a vincere e penso che possa essere più colpita dalla pausa internazionale. E poi il Napoli gioca in casa, è favorito e spero possa vincere. Spalletti ha portato energia a una rosa già forte e completa: la squadra ha tutto per fare una grande stagione»

La Supercoppa«Grandi emozioni. La Supercoppa del 2014 ovviamente. Ma anche la sensazione impareggiabile di lottare per il titolo contro una squadra che vinceva sempre. Il gol di Koulibaly a Torino 3 anni fa. Adrenalina pura. Il traguardo lì a portata di mano e la delusione per non averlo raggiunto».

Koulibaly«Con Koulibaly parliamo spesso, abbiamo condiviso troppe emozioni, il legame è forte. E poi con Fabian Ruiz, con Insigne: l’esperienza napoletana resterà sempre con me».

Anguissa«E’ un giocatore fortissimo fisicamente e che sa usare bene la palla, con noi qui ha fatto benissimo tanto che il Villarreal voleva comprarlo. Offrirà qualcosa di diverso al centrocampo del Napoli, e il fisico di Zambo in Serie A può fare la differenza».

Lo scudetto«Difficile, c’è grande equilibrio. L’Inter era davanti, però l’addio di Conte e Lukaku ha livellato la situazione. Inzaghi è un ottimo allenatore, ma arriva in un posto nuovo e vedremo come andrà. Penso che sia una cosa tra Juve, Napoli e Inter, con un occhio di riguardo per la Lazio di Sarri. È arrivato anche Mourinho, il livello degli allenatori è molto alto e farà crescere tutto il campionato. Sarà difficile anche solo entrare in Champions».

Villarreal/Atalanta«Partita difficile. Se devo indicare il rivale più duro nei miei 6 anni in Italia a parte la Juve dico l’Atalanta. Una macchina offensiva, fisicamente eccezionale, e un esempio per noi: una società che basa il suo successo sull’etica del lavoro e sulla crescita della cantera. Un progetto che noi dobbiamo cercare di seguire, come prima lo sono stati l’Atletico Madrid e il Siviglia. Club che sono cresciuti partendo dall’Europa League, come noi. Noi abbiamo bisogno di continuità ad alto livello».

 

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