Il caddie ha appena finito il terzo round dell’Open d’Italia di golf, in corso di svolgimento sulle 18 buche del Marco Simone club alle porte di Roma insieme all’amico giocatore Alexandre Levy (in sesta posizione dopo il terzo giro). Il fisico è ancora bello tonico e la muscolatura scattante come un tempo, quando calcava non i green di golf bensì i campi di calcio. Abbiamo scoperto la seconda vita di Alain Boghossian, campione del mondo a Francia ’98, entrando nel secondo tempo nella finale vinta 3-0 contro il Brasile. Ora è un grande appassionato di golf, fa il commentatore di calcio per Eurosport Francia e, a tempo perso, il caddie.
«Nel 2003, quando ho smesso con l’Espanyol, ho iniziato il golf e da allora non mi sono più fermato. Faccio parecchi tornei, ho partecipato pure a quello di Pep Guardiola a Maiorca. Mi ha invitato e ho subito vinto, c’era Gullit che mi diceva “sei un ladro”, perché avevo giocato meglio di lui».
IL CALCIO IN ITALIA
«Lo seguo da lontano ma mi piace vedere soprattutto le squadre dove ho giocato (Napoli, Samp e Parma). La vittoria della nazionale all’Europeo darà uno spinta a tutto il movimento del calcio italiano. Sono rimasto impressionato da Chiesa. Ho giocato con suo padre, ho visto nascere Federico. È una vera locomotiva».
Quando il discorso vira sugli anni passati a Napoli a Boghossian gli si illuminano gli occhi: «Avevo casa a Posillipo, che vista sul mare! Quando sono arrivato al Napoli nel ’94 come allenatore c’era Guerini, poi ho avuto Boskov e Gigi Simoni. Ho ancora vividi ricordi di quegli anni passati in azzurro. Indimenticabili». Fonte: CdS