Il monte ingaggi del Napoli resta ancora alto, ci vogliono boccate di ossigeno

C’è poco da fare: quest’anno va così, se arrivano i soldi, i calciatori vanno via. Non ne sono arrivati per Koulibaly, Lozano, Fabian, Insigne e company, altrimenti uno dei big sarebbe stato sacrificato sull’altare dei conti in rosso. Il bilancio prima di ogni cosa, De Laurentiis è stato chiaro a giugno. Il sacrificio, eventuale, di Ounas, serve a dare una boccata d’ossigeno: la formula che pure il Napoli potrebbe accettare prevede il prestito con obbligo di riscatto a giugno. Per questo si tratta, nonostante pochi giorni fa il club azzurro sembrava sicuro di tenerlo ancora qui. Il monte ingaggi resta superiore ai 95 milioni, una cifra eccessiva considerando le prospettive di entrata nel 21/22. Dunque, il motivo per cui ieri mattina la faccenda si è sbloccata: come sempre, c’è di mezzo lo zampino del calciatore che ha già l’accordo con l’Om. Affare fatto? Calma, i francesi preferiscono il prestito con riscatto nel 2022. Sono queste le ore decisive per portare a termine l’affare. P. Taormina (Il Mattino)

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