Serata di gala ieri ad Agropoli per la consegna dei premi Città dello Sport. Ospite d’onore il presidente della Figc Gabriele Gravina, giunto nel Cilento per prendere parte ai festeggiamenti per il centenario dell’U.S.Agropoli, club nato nel settembre del 1921. Il massimo dirigente della Federazione Italiana Giuoco calcio è stato premiato insieme ai vertici della squadra locale (il presidente Nicola Volpe e i presidenti onorari Carmelo Infante e Domenico Cerruti) e al direttore sportivo della Salernitana Angelo Fabiani. Gravina è stato accolto con entusiasmo in città dopo la recente vittoria della Nazionale agli Europei, e nel suo intervento si è soffermato proprio sul successo degli azzurri, ma anche sulle compagini campane di Serie A, la Salernitana ed il Napoli. Per quanto riguarda i partenopei, i rapporti con il presidente Aurelio De Laurentiis, negli ultimi mesi hanno avuto momenti di freddezza.
Sul finire dello scorso campionato, ad esempio, De Laurentiis non esitò a definire la Federazione come un organo «diretto da incapaci». Da allora, però, la situazione è migliorata. Gravina bolla infatti le polemiche come «unilaterali» e chiarisce: «con Aurelio ci scriviamo e ci sentiamo spesso, poi ognuno ha i suoi modi di esternare le cose ma si tratta di una persona che fa bene al mondo del calcio».
I GRANATA
Gravina ha avuto poi un pensiero anche sulla Salernitana riservando parole di elogio per il direttore sportivo dei granata Fabiani: «Angelo ama la Salernitana. Non solo ha vinto il campionato, ma lo ha difeso, permettendo alla società di giocare oggi in serie A».
Poi ha affrontato la questione della multiproprietà: «È partita con il piede giusto, una squadra che ha avuto problemi complicati e ora siamo tutti in attesa che si risolva. Salerno è una realtà che ha conquistato la massima serie sul campo. Ma a prescindere da questo che interessa soltanto aspetti di natura commerciale e civilistica, resta il fatto che la Salernitana merita di stare in questa categoria». Dal presidente della Figc, però, è arrivato anche un netto «no» all’ipotesi di deroghe sulle regole che riguardano le multiproprietà, una questione che nei prossimi anni potrebbe interessare anche Napoli e Bari. No anche alle deroghe sul mercato e niente scambi tra Lazio e Salernitana. Infine un monito: «nel calcio italiano dobbiamo cambiare mentalità. Abbiamo fatto un piccolo passo, ora servono le riforme».
Fonte: Il Mattino