Non benissimo Aureliano, decisamente sui generis nel modo di stare in campo (arbitra da fermo). L’espulsione di Osimhen, per quanto supportabile dal VAR (lo sarebbe stato anche al contrario) è molto fiscale. Due i penalty fischiati, per altrettanti falli di mano. Le 11 slide e i 28 videoclip preparati da Rocchi sulla materia li ha studiati bene. Almeno quelle….
FISCALITA’
All’ennesima trattenuta e all’ennesimo contatto, in area del Venezia, Osimhen si libera di Heymans con un foga eccessiva, girandosi e mollando non un pugno ma una manata (a mano aperta, attenzione) all’avversario, sulla faccia. L’arbitro in campo evidentemente ha avuto la percezione (piuttosto gonfiata) di un gesto violento e l’ha espulso. Così il nigeriano rischierebbe tre giornate, ma di violento c’è poco o nulla: proprio la mano aperta (e non chiusa a pugno, differenza sostanziale e non sollo formale) lo testimonia, speriamo che lo stesso Aureliano non perseveri. Un turno è più che sufficiente….
RIGORI
Assegnati due rigori: braccio aperto di Caldara (già ammonito, ma sui cross non c’è mai giallo a meno che non sia azione importante certa) su cross di Mario Rui e braccio destro largo di Ceccaroni su tiro di Di Lorenzo, in entrambi i casi Aureliano assegna lui il penalty.
VAR: Di Paolo 6
Sull’unico episodio (Osimhen) ha le mani legate.
Sull’unico episodio (Osimhen) ha le mani legate.
Fonte: CdS