Sono state pubblicate, a meno di ventiquattro ore dalla prima di campionato, le «linee guida per l’organizzazione di eventi e competizioni sportive» redatte dal dipartimento per lo sport. In seguito al decreto del 6 agosto, si attendeva la validazione del comitato tecnico scientifico che ieri è tornato a riunirsi dopo la pausa estiva. Il documento poco aggiunge alla regola – in zona bianca gli stadi sono aperti al 50% con riempimento a scacchiera, ossia un seggiolino sì e uno no, mentre i palazzetti al 35% – ma, di fatto, la rende “ufficiale”. Fino a ieri, quindi, “la scacchiera” nata dall’asse tra la sottosegretaria Vezzali e il presidente della Figc, Gravina, non era consentita pur essendo già accettata dal governo. E in tutte le amichevoli di agosto, o nelle partite di Coppa, si sarebbe dovuto rispettare il distanziamento di 1 metro tra gli spettatori (e invece si sono visti diversi assembramenti). Le linee guida ribadiscono alcune indicazioni: mascherine, sanificazioni, bolle di diversi colori (rossa per le squadre, gialla per i media, blu per gli staff, verde per ospiti/autorità) e, soprattutto, l’obbligo di green pass (vaccinazione, certificazione di guarigione o tampone entro 48 ore) per accedere agli impianti. Nelle zone gialle (che per ora non ci sono) cambia tutto: la capienza non può superare il 25%, con massimo 2.500 tifosi all’aperto e 1.000 al chiuso.
Fonte: CDS