Bianchi: “Ho avuto rapporti burrascosi con Ferlaino, ma a causa di altri. La mia era una dittatura diplomatica”

Nel corso di ‘Radio Goal’ su Kiss Kiss Napoli, è intervenuto l’ex allenatore del Napoli Ottavio Bianchi: “Mentalità vincente che potranno dare i campioni d’Europa al Napoli? Di solito non è così. Nelle altre occasioni chi rientrerà dai vari campionati internazionali ci mette tanto per tornare in condizione. Le sorprese di squadra avvengono dopo questi eventi, perché hanno potuto lavorare in tranquillità.

Atalanta da scudetto? Anche l’anno scorso lo era, ma non è riuscita a leggere tutte e tre le competizioni. E’ l’unica squadra che negli ultimi anni gioca un calcio particolare e vedi la mano dell’allenatore.

Quanto incide un allenatore? I miei vecchi maestri mi dicevano che se hai una buona macchina e sei un buon pilota la porti al traguardo e puoi vincere, se sei un pessimo pilota esci di pista prima. E’ molto importante sia la squadra che la società per ottenere dei risultati.

Il mio rapporto con i giocatori a Napoli? La mia era una dittatura diplomatica. Avere a che fare con un giocatore come Diego era molto più semplice che con gli altri. Mi divertivo tanto con lui, poi è chiaro che era soggetto a pressioni enormi, troppo difficili da sopportare per chiunque.

Il rapporto con Ferlaino? Ho avuto rapporti burrascosi con lui ma sempre per causa di altri, il presidente ogni tanto sentiva troppo le sirene”.

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