A TMW Radio, l’ex portiere del Napoli Gennaro Iezzo:
“Il Napoli per due punti non si è qualificato alla Champions l’anno scorso, sappiamo com’è andata l’ultima partita con il Verona, ma la non qualificazione in Champions secondo me è figlia di errori fatti in passato nelle altre partite. Se ricordiamo la partita di Sassuolo, con il Cagliari, il Napoli non ha centrato l’obiettivo perché nel finale non è stata “cazzimmosa” per portare a casa il risultato. Spalletti trova un gruppo forte, forse quello che è mancato a Gattuso è l’esperienza. Ha fatto un lavoro importante ma forse è mancata l’esperienza che Spalletti ha sulle spalle e grazie a cui potrà gestire meglio quelle situazioni. L’esterno sinistro è mancato negli ultimi anni, nulla me ne voglia Mario Rui, ma è mancato Ghoulam che era straordinario fino a quattro stagioni fa. Qualcosa va fatto. A centrocampo bisogna capire cosa vorrà fare Spalletti, anche se ha detto che cambierà spesso il modulo e non farà solo il 4-2-3-1. Ha bisogno di determinate qualità. Anche Demme non ha quelle qualità di play, così come Lobotka. C’è tempo per cercare sul mercato qualche giocatore che potrà fare al caso di Spalletti. Lobotka sta provando nel pre campionato. Penso sia l’unico che possa ricoprire quel ruolo ma bisogna capire se si giocherà a due o a tre. In tutti i casi Lobotka potrà, nel frattempo, dare una mano al Napoli ma qualcosa va fatto in quel ruolo. Meret? Penso sia arrivato il momento di farla finita con i turnover. Non fa bene a nessun portiere, soprattutto a Meret che ha bisogno di continuità per dimostrare il suo valore, che ha mostrato dal suo arrivo a Napoli, facendo cose straordinarie. Poi per una decisione di Gattuso e prima di Ancelotti, abbiamo visto il turnover che ha penalizzato più Meret che Ospina, perché Ospina ha più esperienza. Finché si parla di competizione diverse si accetta, perchè se ci sono due portieri bravi – come ha il Napoli, con anche Contini che farà parlare di sé nel prossimo futuro – non va bene se lo si fa in una competizione come la Serie A. Può penalizzare un portiere giovane, purtroppo è un ruolo particolare che ha bisogno di continuità per dare tutto e far capire le qualità. Insigne? Lorenzo è il capitano del Napoli e non lo vedo lontano da Napoli. Spetterà a lui, ora deve stare tranquillo ed esprimersi come fatto. È uno dei più forti in Italia, fa la differenza, il Napoli deve tenerne conto. Per il contratto discuteranno, il consiglio che posso dargli è stare tranquillo e le cose si aggiusteranno. Se resta? Io sono convinto di sì, magari non migliora il contratto ma lo prolunga e potrebbe permettergli di chiudere al Napoli da bandiera. Osimhen? Spalletti è sempre riuscito nelle sue gestioni a far rendere al massimo gli attaccanti. Penso che Osimhen abbia trovato l’allenatore giusto per la consacrazione. Lo sta dimostrando, ha voglia e fame ed è una componente importante. Con qualche miglioramento, nel fraseggio coi compagni per andare in campo libero e attaccare gli spazi senza palla, può fare bene. Ounas? Io lo terrei, ho avuto modo di vederlo a Crotone e se gli si dà la fiducia e la possibilità può rendere alla grande anche a Napoli. È come Insigne, salta l’uomo e la differenza oggi la fanno giocatori così. Spero convinca la società a tenerlo a Napoli”.