A Tuttomercatoweb, Francelino Matuzalem, 41 anni, progetta un futuro ancora nel calcio:
“Penso di iniziare in Brasile e vedere se va bene. Voglio divertirmi con i bambini, poi si vedrà. Adesso sono tornato a Natal, il paese in cui sono cresciuto, e mi godo la famiglia. Torno spesso in Italia a trovare i miei figli, per fortuna riesco a fare avanti-indietro anche perché in Italia la situazione Covid è ben gestita, in Brasile siamo quasi tutti vaccinati. Quindi ho il permesso di soggiorno, basta fare le cose giuste. Quest’anno sono venuto due volte a vedere i miei figli, ai primi di novembre penso di tornare. Ho fatto il corso a Coverciano e avevo in progetto di restare in Italia e allenare in un settore giovanile. Poi per motivi personali sono dovuto rientrare in Brasile. Ma l’idea di allenare i ragazzini mi piace, seguire l’esempio di Simone Inzaghi che ha iniziato così e poi è cresciuto diventando un grande allenatore. E poi ho l’idea di aprire una scuola calcio, con campo di footvolley e soprattutto per aiutare i ragazzini che non hanno possibilità. Cercherò di prendere questi ragazzini e toglierli dalla strada. Per me lasciare il Brasile è stato difficile, soprattutto perché ai primi tempi non parlavo italiano. Oggi i giocatori si preparano prima, mentre io seppi da un momento all’altro di dover partire. Mi trovo in una città appassionata, in una squadra in Serie B ma con un gruppo forte e giocatori esperti. Siamo saliti in A e per me è stata una soddisfazione enorme esordire nel massimo campionato. Ora i tifosi contestano De Laurentiis, ma lui ha preso il Napoli e l’ha portato in alto. Se ripenso a quegli anni mi viene in mente il caos: prima Ferlaino, poi Corbelli, poi 4 cambi in panchina in un anno. Andò tutto storto. Piacenza? Mi portò Novellino da Napoli. Si era calcisticamente innamorato di me. Ed alla prima possibilità mi ha portato con se’. Una grandissima stagione, ho conosciuto giocatori come Di Francesco, Hubner, Gautieri e tanti altri. Una bellissima squadra”.