Approfondimento e grafici A. Pisciotta – Spalletti ha lavorato bene in precampionato

Approfondimento sulla partita del Napoli di ieri contro il Pescara, terminata per 4a0 in favore degli azzurri. Partita giocata allo Stadio Teofilo Patini di Castel Di Sangro.

Aspetti negativi

Dopo l’Ascoli anche il Pescara mette in difficoltà gli azzurri su un calcio d’angolo; è vero in passato abbiamo visto sempre la marcatura a uomo, ed ora invece i calciatori dovranno abituarsi alla marcatura a zona sui piazzati. Mister Spalletti dovrà sistemare alcune cose, in quanto con la marcatura a zona il secondo palo è sempre quello più attaccato muovendo la palla. Calci d’angolo che sembrano essere un pallino del mister che durante i due ritiri di precampionato ha provato e riprovato sempre alcune posizioni e movimenti. Quindi ci vorrà del tempo per poter sistemare il tutto, sperando di farlo il prima possibile per evitare di perdere punti sin dall’inizio.

Aspetti positivi
Quasi tutti dietro la linea della palla

Durante il giro-palla avversario mister Spalletti ha chiesto ai suoi, anche durante i due ritiri, di stare sempre dietro la linea ella palla e ben stretti (vedi immagine). Nella maggior parte dei casi durante il possesso avversario l’unico a restare nel cerchio di centrocampo è stato solo Osimhen, proprio per sfruttare la sua velocità e la ripartenza veloce dello stesso. La squadra ha retto bene lasciando poco spazio per vie centrali agli avversari; ora bisogna già preparare la partita con il Venezia.

Durante la pressione si è notato come la squadra risultava essere “spaccata” nettamente in due (vedi immagine); ovvero i 4 difensori insieme a Lobotka sulla linea di centrocampo, mentre i tre attaccanti insieme alle due mezzali a fare pressing. Questa spaccatura indirizza l’avversario per la giocata corta in quello spazio e non per la profondità. Infatti gli attaccanti avversari erano costretti ad andare incontro per ricevere la palla così essendo pressati da almeno un difensore con il raddoppio di Lobotka, o del mediano di turno. Questa situazione ha fatto in modo che gli azzurri potessero ripartire velocemente trovandosi molto corti e tutti nella metà campo avversaria.

Conclusioni dell’approfondimento

In conclusione durante queste settimane di ritiro abbiamo visto che mister Spalletti ha portato avanti le sue idee di gioco, pur non rivoluzionando le basi che il Napoli già aveva assunto. Ma migliorando alcuni aspetti, come ad esempio l’eccessivo possesso palla sugli esterni trasformato in una ricerca alla verticalizzazione costante. Ha curato bene le due fasi di possesso e non possesso, provando durante i ritiri anche le fasi di transizione positiva e negativa, dando altre soluzioni per nuovi tipi di giocate. Fisicamente gli azzurri non sembrano essere tutti al top della condizione, ma molti a buon punto, basti pensare ai calciatori rientrati solo nel ritiro di Castel di Sangro per via delle competizioni nazionali. Ora c’è da attere il 22 agosto alle ore 20.45 per iniziare al meglio in campionato per far vedere che il Napoli c’è è presente per la competizione, perchè vuole ritornare tra le grandi d’Europa.

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Approfondimento a cura di Antonio Pisciotta
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