Luciano Spalletti si prende i riflessi d’un pomeriggio che un pizzico d’ottimismo li sparge intorno a sé dopo il test amichevole contro l’Ascoli:
«Buone giocate, alcune veramente incoraggianti; la predisposizione a non essere statici ma a muoversi; la costruzione degli spazi e delle linee di passaggio».
Mentre Napoli-Venezia si avvicina e il sudore affoga i pensieri, c’è da starsene all’ombra di quei suggerimenti che un’ora e mezza all’afa ha comunque dispensato per una squadra vagamente somigliante a quella che verrà: «E’ stato un test importante, perché c’è stato il ritorno dei Nazionali, con i campioni d’Europa che hanno potuto giocare. E lo è stato anche perché contro avversari di categoria inferiore c’è sempre il rischio di prendere una imbarcata. Invece, noi ci abbiamo messo la voglia di attaccare sempre. E’ chiaro che bisognerà aumentare il ritmo, la velocità e la quantità di giocate di qualità, ma per stare nella metà campo avversaria serve maggior fiato e il clima ha chiaramente rallentato la manovra. Ma non abbiamo mai perso l’equilibrio, ne rischiato quasi nulla; e un’idea di gioco la abbiamo mostrata a lungo. E comunque, è stato bello rivedere Meret, Di Lorenzo, Fabian Ruiz e Insigne. Ovviamente devono lavorare perché c’è da rimetterli allo stesso livello di condizione del resto del gruppo, ma il loro valore lo hanno mostrato».
Fonte: A. Giordano (CdS)