Il Napoli ha avuto due allenatori che hanno vinto la Champions League nella loro carriera, entrambi assunti da De Laurentiis: Benitez, che fece il biennio 2013-2015, e Ancelotti, che interruppe il rapporto con il club a metà della seconda stagione, licenziato nonostante avesse centrato la qualificazione agli ottavi Champions perché il suo rapporto con gli azzurri era a pezzi.
Ma quarant’anni fa il club, allora guidato da Ferlaino, tentò un grandissimo colpo: portare Hernst Happel in panchina. Austriaco, classe 1925, aveva vinto agli inizi della sua carriera la Coppa dei Campioni guidando gli olandesi del Feyenoord. Nella primavera dell’81, mentre il Maestro stava per lasciare lo Standard Liegi e firmare per l’Amburgo, il Napoli era in lotta per lo scudetto. Il direttore generale Juliano, che pochi mesi prima aveva messo a segno il colpo Krol (l’ex vicecampione del mondo olandese era emigrato in Canada e colse al volo l’offerta del Napoli), tentò di assumere Happel. Lo fece contattare attraverso un calciatore della Penisola sorrentina, Nello Di Martino, che giocava in Germania. Happel fu colpito dall’interessamento del Napoli, però fece presente che stava per trasferirsi all’Amburgo, con cui due anni dopo avrebbe vinto la Coppa dei Campioni nella finale contro la Juventus ad Atene. E il Napoli? Andò avanti con l’allenatore galantuomo Rino Marchesi e si classificò al quarto posto. Poi vennero due stagioni difficili, finché nell’estate dell’84 Ferlaino, Juliano (uscito e poi rientrato nel club) e un pool di consiglieri si mossero verso Barcellona per realizzare il colpo di mercato che fece la storia. Maradona. Altro che Happel, con tutto il rispetto per uno dei tecnici che scrisse la storia del calcio. E quella trattativa segretissima rimase un ricordo per Ferlaino, Juliano e Di Martino, che ha continuato a vivere in Germania, dedicandosi all’attività dirigenziale alla fine della carriera di portiere.
Fonte: Il Mattino