Sara Simeoni, campionessa olimpica del salto in alto a Mosca ’80, ha parlato oggi a Radio Punto Nuovo, a Punto Nuovo Sport Show. “Erano anni che non mi usciva una lacrima per i risultati in atletica. Ieri è stato qualcosa di eccezionale, quando vedi che nella tua specialità si riescono a fare delle prestazioni così è solo un piacere. Questi risultati fanno sì che il movimento cresca, così come è successo nel periodo mio e di Pietro Mennea. Mi aspetto che nella velocità e nel salto in alto ci sia questa promozione. Si danno tante medaglie, perché non pensare anche ai tecnici che sono riusciti a realizzare questo risultato. Nel calcio viene premiato nel calcio. In questi anni abbiamo subito fisicamente il dominio degli altri, bisogna avere quella voglia e quella determinazione per conquistare. C’eravamo adagiati un po’ sugli allori. Tamberi e Jacobs hanno mostrato la motivazione fondamentale per vincere. Ius soli? Non credo che sia un problema di Jacobs, lui è italiano. Ma, bisognerà fare in modo di non parlare più di questi problemi, non vedo la difficoltà di riconoscere a chi è in Italia da tanti anni la cittadinanza e chi ci nasce può scegliere tranquillamente di essere italiano. Maggiore continuità? Dopo questo periodo di covid 18 e di chiusure, ci si è resi conto spero della necessità di creare cittadelle dello sport in tutti i punti possibili. Nella scuola non si possono fare due ore di educazione fisica, deve cambiare qualcosa. Facciamolo. Complimenti anche alla grande Vanessa Ferrari”