Zielinski ha sollecitato Ancelotti, l’ha spinto a intuire nuovi orizzonti – esterno di destra e di sinistra – da aggiungere alle sua tendenza naturale da mezzala e dalla capacità di essere anche trequartista: e però nel polacco, si nasconde anche la possibilità di «istruire» una squadra, indirizzandola attraverso le proprie linee di passaggio. I piedi sono caramellati e il cervello non s’adagia mai.
Fonte: Corriere dello Sport