La prima notte faccia a faccia dopo due anni di attesa: il Napoli sul palco e il popolo sparso in piazza Madonna della Pace, il cuore di Dimaro. Tre contro cinquecento (e più): Zielinski, Politano e Spalletti al cospetto delle curiosità dei tifosi che ieri sera hanno sfidato il vento, il rischio pioggia e il protocollo anti-Covid pur di onorare l’evento. Di questi tempi è oro. Proprio come certe risposte e certi desideri dell’allenatore infilati in una bottiglia e poi lanciati verso le Dolomiti. Diciamo a ridosso della stanza d’albergo di De Laurentiis: «Nel mio ruolo vorrei avere i calciatori più forti e duri possibile: se si riesce ad andare d’accordo e ad avere una visione comune tra calciatori forti, si faranno più risultati. Più forza e qualità abbiamo, più risultati facciamo». Lo ha già detto qualche giorno fa ma preferisce ribadirlo. «Per affrontare più competizioni e i classici ostacoli di una stagione bisogna fare un gruppo di venti calciatori più tre portieri, altrimenti in certi momenti si può andare in difficoltà. E a volte, il piccolo risultato mancato può fare la differenza nel fallimento del traguardo».
F. Mandarini (CdS)