Spalletti, sergente buono ed aziendalista non significa che si accontenterà

“Spalletti sergente buono”. Questo il titolo dell’edizione odierna de Il Mattino dedicata al tecnico azzurro. Proseguono gli allenamenti nel ritiro di Dimaro per il Napoli. Tanta tattica in campo con Luciano Spalletti che corregge i giocatori personalmente, un po’ come faceva Maurizio Sarri. Un sergente buono che in conferenza si è dichiarato “aziendalista”. Ma definirsi tale non significa accettare passivamente. Il ragionamento è chiaro, come nello stile di un uomo che sa andare al cuore delle questioni. Si vince con giocatori forti e con una rosa di qualità nel suo complesso. Gli investimenti devono tenere conto della crisi, ma non devono essere sbagliati. Si può spendere una forte cifra per Osimhen perché è un talento, è giovane e molto richiesto sul mercato. Ma il problema è se si spendono 24 milioni per Lobotka e Lobotka non li vale. C’è una sola strada per riportare il Napoli in Champions League: fare un mercato basato sulle reali esigenze e di qualità, nel doveroso rispetto dei conti.

Il Mattino

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