Il giornalista Antonio Giordano ha parlato del Napoli ai microfoni di Radio Marte: “Spalletti vuole rivalutare i giocatori? A me innanzitutto è piaciuta la sua conferenza stampa, di grande personalità. Non penso si possano pilotare gli allenatori, non con quelli giovani, figuriamoci con uno come lui. Conosce poco di Napoli ma conosce la squadra. Non mi pare che abbia detto che voglia giocare con due giocatori fisici nel 4-2-3-1. Ad ogni modo, non possiamo far finta che non sia successo nulla. Si è dovuto rinunciare alla Champions League, ora nessuno è in condizioni di spendere oltre le proprie capacità e il Napoli ora deve vendere prima di comprare. Malcuit? Lo vedremo in campo con Spalletti. Nelle prime formazioni del Napoli di Ancelotti lui c’era. Accanimento su Insigne? Non lo capiremo mai, ma nessuno è profeta in patria. Il tiro a giro è diventato un marchio di fabbrica come pochi in questo Europeo ed è diventato decisivo in una partita. Soprattutto è il gesto identitario che viene apprezzato molto di più altrove e all’estero che non nella sua città. Credo che a 30 anni Lorenzo abbia capito di dover convivere con questa irritualità, forse dipesa da un gesto d’amore”.