Ieri pomeriggio, presso Via Scarlatti, si è svolta la presentazione del libro di Tommaso Mandato “Il centravanti in giacca e cravatta”. Diversi i temi toccati nel corso dell’evento, sviscerati dagli ospiti. Tra questi anche dal giornalista e scrittore Bruno Marra intervistato da “ilnapolionline.com”.
Ieri pomeriggio c’è stata la presentazione del libro “Un centravanti in giacca e cravatta”. Ce ne parleresti? “E’ il primo libro del mio amico Tommaso Mandato e sono contento di averlo tenuto a battesimo. Ne ho condiviso buona parte del libro, nel periodo della pandemia e ne sono davvero contento. Si sono toccati diversi temi calcistici, ma anche altri argomenti”.
In questi Europei chi è il tuo “Centravanti in giacca e cravatta”? “Dopo ieri sera ho avuto la conferma che il centravanti in giacca e cravatta è Herry Kane, del resto nelle mie previsioni l’Inghilterra era candidata alla finale. Poi metto in generale il gruppo dell’Italia che ha dimostrato di potersela giocare con tutti, dimostrando grande spirito combattivo. Sono aspetti che alla lunga hanno fatto la differenza, merito di tutti, c.t. Mancini compreso”.
Domenica sera si giocherà Italia-Inghilterra e in campo due titolari del Napoli. La città come vivrà questo grande evento? “Non vorrei sbagliarmi ma è la prima volta che due giocatori del Napoli saranno titolari in una finale di un Europeo. Ovviamente c’è grande attesa, perché due nostri rappresentati si giocheranno la possibilità di vincere un trofeo. Senza dimenticare che c’è nel gruppo Alex Meret, perciò faremo il tifo per loro e gli facciamo un grosso in bocca al lupo”.
Infine ti vorrei chiedere di Jorginho che ha calciato un rigore contro la Spagna come se fosse una carezza. “Sono contento per lui, ma ti svelo un retroscena. Jorginho a fine allenamento, io li osservavo con molta attenzione, calciava 20/30 rigori, come ha fatto l’altra sera contro la Spagna. Lui vede il portiere muoversi, si ferma e poi lo spiazza. Non sono sorpreso che lo abbia fatto contro gli iberici e perciò davvero gli faccio i complimenti”.
Intervista a cura di Alessandro Sacco
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