È da gennaio scorso, che tra Adl e il D.s. c’è una distanza irrecuperabile e il contratto da un milione e duecentomila euro (fino al 2024) del direttore sportivo è l’ultimo laccio, però tutt’altro che esile, a tenerli uniti. Il mercato è sostanzialmente ispirato da via XXIV Maggio, a Roma, dove una volta si allestivano cinepanettoni e adesso si costruisce un’idea che possa fronteggiare questa crisi che comporterà sacrifici a cui De Laurentiis ha già indirizzato: «Forse non basterà cedere soltanto un calciatore tra quelli importanti». La filosofia attuale prevede un taglio agli stipendi e uno pure all’organico, ritocchini verso il basso che siano utili per rifare il lifting al conto in banca o per prevenire un’emorragia altrimenti inquietante.
Fonte: A. Giordano (Cds)