“O tiraggir” diventerà un poster come il cucchiaio di Totti e lo slalom di Baggio

La prodezza di Insigne contro il Belgio, diventa un poster come quello dei grandi campioni

Quei gol Lorenzo li ha sempre fatti e chissà quanti altri ancora riuscirà a realizzarne. Gliene mancava uno da ricordare in Nazionale per buttare giù la solita corteccia di diffidenza e consacrarsi. Cinque anni fa, all’Europeo in Francia, non giocava con l’Italia di Conte. Rimase a guardare, come accadde nelle stagioni successive sotto la gestione di Ventura, un altro discepolo del 3-5-2 che rende dura la vita ai fantasisti. Niente Mondiale in Russia, l’onta della panchina agli spareggi con la Svezia. A trent’anni appena compiuti, questa era davvero l’ultima occasione buona per imporsi, altrimenti avrebbe rischiato l’oblìo. Capitano del Napoli, protagonista in Serie A, uno qualsiasi con l’Italia. Invece no. Lorenzo si è ribellato al destino. Quel pallone, una dolce poesia a scavalcare Courtois, l’ha infilato sotto la traversa. Diventerà un poster come lo sono diventati, e verranno ricordati per sempre, i colpi dei numeri 10 che lo hanno preceduto in Nazionale. Il cucchiaio di Totti su rigore nella semifinale di Amsterdam con l’Olanda agli Europei del Duemila, il destro all’incrocio di Del Piero per spedire al tappeto la Germania ai Mondiali 2006 e risalendo ancora più indietro nel tempo lo storico slalom di Roberto Baggio allo stadio Olimpico, concluso con l’ultimo dribbling e il destro a spiazzare il portiere della Repubblica Ceca. Si possono paragonare i gol, perché sono entrati nella storia della Nazionale. Non le caratteristiche e neppure le carriere, rese più o meno luccicanti dalle medaglie. 

Fonte: F. Patania (CdS)

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