Aurelio De Laurentiis stavolta non scherza. È diretto, come non mai. E va a ruota libera dopo il lungo silenzio. Ha parlato anche del Verona e della Superlega:
Cosa è successo in Napoli-Verona? «C’è ancora in me grande delusione, io sono andato nello spogliatoio tra il primo e secondo tempo per tentare di suonare la grancassa e mi ha fatto piacere vedere il gol fatto, perché mi ha quasi rilassato. Non mi ha fatto piacere il pareggio. Chiaro che chiederò ai calciatori, magari durante le cene in ritiro e guardandoli negli occhi cosa è successo. Cercando delle risposte. Che chissà se arriveranno. Ma è stato un campionato complesso, giocato sul filo di lana, dove anche il risultato degli altri contava più di ogni altra cosa, dove spesso sei stato bastonato durante l’anno, in partite dove forse meritavi qualcosa in più. Poi c’è l’episodio della gara con il Cagliari che già ci aveva creato patemi d’animo».
Le è stato chiesto di prendere parte alla Superlega? «No, Florentino non me lo chiesto. Non sono mai stato a favore della Superlega come l’hanno pensata loro. I problemi li risolvi se prendi coscienza che la Champions e l’Europa League così non servono ai nostri fatturati. Io penso a un supercampionato d’Europa a cui possono prendere parte le prime sei dei primi cinque campionati europei. E dove anche Udinese, Fiorentina e Verona possono avere della possibilità di prendervi parte. Tra sponsor, stadi e piattaforme, si portano a casa a casa 10 miliardi».
Fonte: P. Taormina (Il Mattino)