Euro 2020, gare in Russia ed Inghilterra: parla il consulente medico

La variante Delta comincia a preoccupare davvero. Con l’Europeo di calcio in corso, il mondo del pallone non può non pensarci. Ci sono casi da monitorare attentamente. In Russia, per esempio, ogni giorno vi sono oltre 20mila positivi. Eppure, venerdì si giocherà a San Pietroburgo uno dei quarti di finale. L’Uefa lo sa ma al momento fa spallucce. Preoccupazione anche per semifinali e finali a Londra, dove domina la variante Delta. Il dottor Daniel Koch, consulente medico di Euro 2020, ammette: «Non si può escludere totalmente che eventi e raduni possano portare a un aumento locale del numero di casi, ma questo non vale solo per le partite di calcio, ma per qualsiasi tipo di situazione al momento consentita dalle autorità locali competenti. Le intense campagne di vaccinazione garantiranno che nessuna nuova grande ondata inizi in Europa». Peccato che in Russia la vaccinazione proceda a rilento. Cambio di scena, Copenaghen: in questo caso sono due le partite che hanno avuto come epilogo il contagio tra gli spettatori. Nove sono stati trovati positivi dopo il match della nazionale di casa contro il Belgio, altri 16 dopo la gara con la Russia (4 con la variante Delta). A tutti i tifosi è stato chiesto di sottoporsi a un tampone molecolare. Va detto che la Danimarca applica una politica di controlli meticolosa e questo ha consentito di avere il quadro dei contagiati allo stadio, probabile che anche in altre città toccate da questi Europei sia avvenuto lo stesso ma non sono stati fatti i test.
Il Mattino, Alessandro Catapano Mauro Evangelisti

 

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