L’Italia del c.t. Mancini vince ai supplementari contro l’Austria, l’ottavo di finale contro l’Austria, in una sfida davvero da brividi. Primo tempo le occasioni migliori sono di Barella e Immobile. Il primo trova attento Bachmann, mentre la punta della Lazio, calcia alla distanza, pala che coglie il palo. Nella ripresa gli ospiti sono più intraprendenti. Punizione di Alaba, alta di poco. Poi va in gol Arnautovic, ma l’ex Inter è in fuorigioco millimetrico. L’unico degli azzurri a provarci è Insigne, tiro a giro alto sopra la traversa. Ai supplementari arriva il gol, assist di Spinazzola, stop volante di Chiesa e palla nell’angolo. Insigne ci prova su punizione, parata di Bachmann. La rete arriva dopo un paio di minuti, assist di Accerbi e diagonale vincente di Pessina. L’Austria accorcia le distanze con Kalhajzic, colpo di testa, non bene Donnarumma. Al triplice fischio la festa dell’Italia che ora attenderà ai quarti la vincente di Belgio-Portogallo. Secondo il CdS Jorginho come sempre comanda a centrocampo.
Donnarumma 6,5 -Arnautovic lo anticipa e lo beffa di testa, ma il Var annulla per fuorigioco. L’uscita non era stata impeccabile. Tira fuori una prodezza, si arrende su Kalajdzic, ma ha già fatto suo il nuovo record azzurro. L’imbattibilità si ferma a 1169 minuti.
Di Lorenzo 6,5 – Solidità, contrasto, attenzione. Il difensore del Napoli tira fuori un gran bel primo tempo come palleggio e marcatura. Becca l’ammonizione in apertura di ripresa e perde un pochino sicurezza. Mancini, però, non lo sostituisce. Segnale di grande fiducia e Giovanni si rianima.
Bonucci 6,5 – Si fa sorprendere dal lancio lungo di Grillitsch che libera Arnautovic al tiro, ma è l’unica distrazione. Leo sta sul pezzo, trasmette tranquillità e pazienza nel giro palla
Acerbi 7 – Dopo due ingressi in corsa con Svizzera e Galles, è la prima da titolare al posto di Chiellini e cominciare la partita gli consente di prendere bene le misure. Partita tosta, di sostanza. E ci mette anche l’assist per Pessina.
Spinazzola 7,5 – E’ l’uomo in più dell’Italia e occupa la fascia su cui ogni ct avversario decide di raddoppiare gli ormeggi. Firma l’occasione più bella, slalom e palla indietro schiaffeggiata di esterno al volo da Barella. Inventa il gol di Chiesa, piazza un paio di recuperi prodigiosi.
Barella 5,5 – Il portiere austriaco, con i piedi, riesce a respingere il suo destro al volo. E’ l’unico guizzo di una partita in apnea. Ci mette tutto quello che può, ma non è serata. Anche un’ammonizione per proteste.
Pessina (23’ st) 7 – Entra bene, costruendo subito un’occasione per Locatelli. E’ vivo, più ordinato di Barella. Segna un altro gol, da rapinatore d’area. S’avventa come un falco sul pallone, anticipa Hinteregger e scaraventa in rete.
Jorginho 7 – Il metronomo del Chelsea non sgarra, anche se con il recupero di Verratti ragiona più da equilibratore che da play. Si libera nel palleggio quando esce il parigino.
Verratti 6 – Danza come una foca, slalomeggia e mette il timbro in combinazione con Spinazzola nella prima mezz’ora. Gli austriaci gli mordono le caviglie, quasi lo placcano. Insiste nel tenere troppo la palla, protesta con Taylor. Il calo è evidente nella ripresa, la sostituzione giusta.
Locatelli (23’ st) 6,5 Buono l’impatto, restituisce consistenza e lucidità al centrocampo in una fase complicatissima della partita.
Berardi 5,5 Alaba è un mostro, più complicato da sorprendere rispetto ai difensori di Turchia e Svizzera. Non c’è campo per affondare in profondità. Quando si accentra, viene murato. La mezza rovesciata con cui si conclude la sua partita è un’occasione persa.
Chiesa (39’ st) 7,5 – Gli servono 15 minuti, in cui non si vede mai, per ingranare, ma quando lo fa piega la partita dalla nostra parte. Si presenta con un destro in diagonale. Subito dopo è rapidissimo sull’invito di Spinazzola, rientra sul sinistro in dribbling su Laimer e infila in rete. Due volte vicino alla doppietta in contropiede. Match winner.
Immobile 6 – Ciro s’innervosisce quando non riesce a portare avanti la palla lanciata da Barella, ma poi reagisce e scarica un destro violento dai 25 metri che meriterebbe l’eurogol e la standing ovation di Wembley. La palla centra l’incrocio dei pali. Dopo un’ora di scatti, paga la fatica e si spegne.
Belotti (39’ st) 6 – Può lottare e sfruttare il suo fisico, come gli riesce meglio nei supplementari.
L. Insigne 7 – C’è poco spazio, si gioca in tre metri quadrati e l’Austria resta compatta a guardia. Lorenzo non si perde d’animo e resta in partita, faticando nei rientri. E’ un insostituibile. Conserva gli spunti di classe per i supplementari: vicino al gol con una punizione a giro. E poi il cioccolatino da cui nasce il raddoppio di Pessina.
Cristante (3’ sts) 6 – Mancini, sul 2-0, toglie una punta e si mette con la difesa a tre per respirare di più. Pessina va sulla fascia destra, Chiesa a sinistra, Bryan fa il mediano.
Mancini (ct) 7,5
Servono pazienza e fatica, l’Italia interpreta nel modo giusto una partita dura, complicatissimo. Indovina i cambi e festeggia l’ingresso ai quarti.
F. Patania (Cds)