Insigne dal maggio del 2019 ha (ri)cambiato il management e Vincenzo Pisacane – il suo amico e procuratore – ripete da tempo nell’etere, affinché suocera poi riferisca a nuora, di non essere mai stato direttamente interpellato. Il suo predecessore, Mino Raiola, nel breve spazio del proprio mandato, dovette muoversi due volte da Montecarlo per sistemare equivoci capaci di dilatare distanze colmate, con l’ultimo rinnovo, dalla triade Andreotti-Della Monica-Ottaiano: l’ultima firma appartiene alla loro epoca e rappresentò un step significativo, che fece del cosiddetto «monello del gol», una star.
A. Giordano (CdS)