L’Italia di Mancini votata dal CdS – Jorginho è una calamita per i palloni. Buon rientro per Emerson Palmieri

Esordio convincente in difesa per Bastoni dell'Inter

Ieri pomeriggio allo stadio Olimpico l’Italia ha affrontato il Galles, terza gara del girone A. Gli azzurri, nonostante gli 8 cambi, parte subito all’attacco e sfiora il gol con: Belotti e Chiesa, manca la precisione e salva sulla linea Amapdu. Gli ospiti ci provano di testa con Gunter, palla alta di poco. Il vantaggio arriva da Pessina che su calcio di punizione con un movimento calcia e batte Ward. I britannici ad inizio ripresa, dopo il palo di Bernardeschi, restano in dieci, rosso diretto ai danni di Amapdu. La partita si gioca ora sotto ritmo, la squadra di Mancini sfiora il 2-0 con Belotti, salva con i piedi il portiere del Galles. La squadra di Page, anzi va vicino al pareggio con Bale, ma da pochi passi spara alto in maniera clamorosa. Un successo che porta punteggio pieno ed attende una tra Austria e Ucraina. Secondo il CdS bene tutta la difesa, compreso l’esordiente Bastoni.

 

 

G.Donnarumma 6,5Fa scudo, con l’aiuto di Jorginho, l’unica volta in cui il Galles si presenta dalle sue parti. Dall’inizio dell’Europeo gli saranno arrivati, sì e no, tre tiri in porta ma dimostra un’attenzione superiore ai compagni, distratti su alcuni calci piazzati. L’imbattibilità dell’Italia si allunga a 1.055 minuti anche per merito di Bale che si divora un rigore in movimento.

Sirigu (44’ st) sv – Mancini gli concede il debutto e il conto sale a 25 giocatori impiegati su 26 in tre partite.

Toloi 6,5– Solido, presenza massiccia al contrasto, precisione nei passaggi. Un’altra conferma. Concorrenza autentica per Florenzi e Di Lorenzo.

Bonucci 6,5 – Niente turnover, un’altra tacca per avvicinarsi a Chiellini. Dirige il traffico, si allena per un tempo. Mancini lo richiama nell’intervallo.

Acerbi (1’ st) 6 – Sganciato dopo l’intervallo, buca subito di testa un pallone concedendo un’occasione al Galles. Poi prende confidenza e appoggia bene l’azione, lavorando sul centro-destra, non esattamente la posizione preferita.

Bastoni 7 – Entra con grande personalità in partita. Impressiona il modo in cui segue Bale. Gli resta appiccicato per evitare che il gallese si giri. Sa marcare come nella migliore tradizione italiana.

Emerson Palmieri 6,5 – Concede respiro a Spinazzola, è meno arrembante, tiene la fascia con sicurezza. Si presenta con un tiro potente ma centrale. Conserva lo stesso livello per 90 minuti. Buon rientro.

Pessina 7,5 – Un altro prodotto della scuola Gasperini. Si abbassa e si offre in costruzione quasi da laterale destro. Sviluppa un volume di gioco enorme per la corsa e la capacità di coprire il campo. Il sacrificio non gli toglie lucidità e inserimento. Tocca quanto basta la punizione di Verratti per eludere l’intervento di Ward. E’ quasi un gol da centravanti, il terzo nelle ultime tre partite e in appena 7 presenze.

Castrovilli (42’ st) sv

Jorginho 7,5 – Colpisce per l’infinità di palloni recuperati e la dedizione al lavoro difensivo. E’ la vera chiave dell’imbattibilità azzurra e questa volta, con Verratti accanto, si deve preoccupare meno del palleggio.

Cristante (30’ st) sv- Entra e garantisce sostanza, si abbassa tra i due centrali per costruire. Si affaccia al tiro nel finale, ma Ward riesce ad arrivarci e Raspadori viene buttato giù.

Verratti 8 Ha voglia di giocare dopo uno stop lungo 40 giorni e cerca di non perdere altro tempo, vista la concorrenza, per provare a riprendersi l’Europeo. Ondeggia con il pallone tra i piedi, cuce e inventa, becca anche diverse botte. Su punizione imbecca il gol di Pessina. Dimostra un’insospettabile condizione, tenendo il campo sino alla fine.

Bernardeschi 6 – Trasloca quasi subito sulla fascia sinistra. Serve un bel pallone filtrante per Belotti, ma si vede poco sino all’intervallo. Non a caso, un attimo prima che riprenda la partita, Jorginho gli spiega quali debbano essere i suoi movimenti. Scheggia il palo esterno su punizione, solo da fermo riesce a tirare fuori il suo potenziale.

Raspadori (30’ st) sv – Prova a farsi largo da punta di appoggio a Belotti. Peccato venga buttato giù, proprio nel finale, sulla respinta di Ward: sarebbe stato gol quasi certo.

Belotti 6 – Resta a lungo fuori dal gioco nel primo tempo e forse poco combina per legare con i centrocampisti. Non capitalizza la buona occasione creata da Bernardeschi, sparando fuori in diagonale con la porta quasi spalancata. Si scioglie e va meglio toccando più palloni nella ripresa e aggiungendo pericolosità. Colpisce in corsa sul cross di Chiesa e poi dal limite: Ward si fa trovare pronto.

Chiesa 6,5 – Dieci minuti a sinistra, poi si trasferisce sulla fascia destra. Neco Williams lo contrasta bene. La crescita nella ripresa è esponenziale. Ci prova e ci riprova, con i suoi strappi e le accelerazioni tipiche, raccogliendo gli applausi dell’Olimpico e l’approvazione di Mancini.

Ct Mancini 8 – Geniale come i suoi vecchi colpi di tacco, sfoderati ancora in panchina: undicesima vittoria di fila senza prendere gol, trentesimo risultato utile, agganciando il record di Vittorio Pozzo. Lasciate perdere i paragoni, un’Italia così non si era mai vista. E’ nato ct. Da numero 10 si era solo allenato…

 

A cura di Fabrizio Patania  (CdS)

 

 

 

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