Tra più di un mese il Napoli sarà a Dimaro-Folarida, dal 15 al 25 Luglio, per preparare la prima parte della stagione, con il nuovo tecnico Luciano Spalletti. In attesa di protocolli per tifosi e stampa, le amichevoli e gli eventi serali, ilnapolionline.come ha intervistato il sindaco Andrea Lazzaroni anche un ricordo al super tifoso Achille Ajello.
Da lunedì la provincia autonoma di Trento è in zona bianca. Come sarà il protocollo per i tifosi e la stampa nel ritiro di Dimaro-Folgarida? “Oggi pomeriggio ci sarà una riunione con la Giunta per stabilire il protocollo per i tifosi e gli organi di stampa. Certamente, come hai detto tu, da lunedì siamo in zona bianca, quindi possibili meno restrizioni rispetto a qualche settimana fa. Qualsiasi decisione verrà presa in autonomia dalla Regione e solo nei prossimi giorni, massimo inizio prossima settimana ci sarà il programma completo”.
Quante amichevole si giocheranno e che tipo di protocollo per eventi serali e non solo? “Molto probabilmente le amichevoli saranno due, si svolgeranno presso il Centro Sportivo di Carciato, evitando spostamenti verso Trento, anche per la pandemia. Foto e autografi? Vedo difficile che tutto ciò si possa fare, cercheremo un’altra soluzione per accontentare i tifosi. Anche sugli eventi serali, sarà un tema che toccheremo in questi giorni, dopo di che si saprà il programma per intero”.
Sarà il primo ritiro senza il tifoso storico Achiella Ajello. Tu e la Giunta state pesando a qualcosa per ricordarlo? “Achille era un tifoso speciale, mancherà lui come persona e la sua enorme passione nei confronti del Napoli. Si ti confermo che organizzeremo qualcosa, ma al momento non ti posso rivelare cosa di preciso”.
Il Napoli avrà in panchina Luciano Spalletti, che già conosce il Trentino, essendoci già stato ai tempi dell’Inter. Cosa ne pensi del tecnico di Certaldo? “Mister Spalletti è uno dei grandi allenatori del nostro calcio. Un tecnico preparato, persona vera e saprà certamente farsi valere del Napoli. Non lo so se verrà in questi giorni a visitare le nostre strutture, ma se fosse così saremmo ben lieti di accoglierlo a braccia aperte”.
Intervista a cura di Alessandro Sacco
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