Terzo componente dei tre moschettieri Made In Sud è Berardi

C’è Berardi, che a differenza degli altri due compagni (Insigne e Immobile)non ha segnato, ma è come se lo avesse fatto. Ha messo lo zampino in tutti i gol, ha propiziato l’autorete di Demiral ed è stato l’apriscatole della difesa turca. Arriva dalla Calabria, sempre con il calcio nel sangue. A Modena, dove era da suo fratello, lo notarono durante una partita tra ragazzini, per caso c’era lì un dirigente delle giovanili del Sassuolo e da quel momento è stato amore eterno tra l’esterno d’attacco e il club emiliano. Parla poco, preferisce farlo in campo: tra gol, sgommate e assist preziosi per i compagni, ma in Nazionale si è integrato alla grande, anche grazie alla grande fiducia che gli è stata data da Mancini (lo ha preferito a Chiesa all’esordio contro la Turchia). Dal passato di bad boy a stella della Nazionale. Proprio quella che rifiutò, non rispondendo alla convocazione dell’Under 19 per le qualificazioni all’Europeo di categoria e subendo una squalifica di 9 mesi per violazione del codice etico. Tutto dimenticato. Perché oggi Berardi della Nazionale è un punto fermo. Rappresenta l’Italia e il sud Italia. Con Insigne e Immobile: attenti a quei tre e a quel vento caldo che li spinge verso la porta avversaria con le chiarissime intenzioni di buttarla dentro.

Bruno Majorano (Il Mattino)

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