La Coppa Italia del 1962 fu il primo trofeo conquistato dal Napoli nella sua storia? Ma no, ci sono state nel 1909 la Coppa Lipton – ideata da Thomas Lipton, proprietario della casa del te inglese, quando sbarcò a Palermo per una gara velica – e nel 1911 la Coppa Salsi, voluta da Luigi Salsi, vicepresidente del Naples. L’Associazione Calcio Napoli, da cui sarebbe poi discesa la Ssc Napoli, sarebbe stata fondata anni dopo, nel 1926, dall’illuminato imprenditore Giorgio Ascarelli. Le coppe dei pionieri napoletani del pallone sono pezzi del racconto di Francesco Iodice e Davide Morgera nel libro “Napoli sfumature d’Azzurro” (pagg. 197, euro 15, Absolutely Free, prefazione diMimmo Carratelli). Prima partita europea nel 1934, Mitropa Cup, contro gli austriaci dell’Admira. Il primo trofeo continentale conquistato nel 1966, la Coppa delle Alpi, vinta con i gol di Cané, Bean e Montefusco nella finale contro il Servette. Nella bacheca azzurra c’è anche la Coppa Sport Sud, conquistata il 2 giugno del ‘79 nella finale del torneo internazionale organizzato dal settimanale sportivo della stessa casa editrice del Mattino: successo per 2-0 sul City, che all’epoca non era un top clubmondiale. In questo racconto, completato da quelle che per gli autori sono le 14 partite del cuore, emerge una passione intensa, che ha preceduto l’epoca d’oro di Maradona ed è rimasta accesa anche quando Diego se n’è tornato in Argentina. Chi l’ha vissuta, ad esempio, ricorda ancora la semifinale di Coppa delle Coppe del ‘77 contro i belgi dell’Anderlecht, con quel magnifico Bruscolotti che dopo aver annullato Rensenbrink, il due volte vice campione del mondo olandese, segnò e fece sognare ai tifosi la finale. Negata, nella partita di ritorno, da un arbitro inglese che aveva rapporti di lavoro con l’industria di birre di proprietà del presidente dell’Anderlecht. Il cognome di quell’arbitro (Matthewson) lo ricordano i tifosi di una certa età senza dover andare su internet: l’amore per una squadra si nutre anche di particolari, belli o brutti che siano. F. De Luca (Il Mattino)