In sintesi è così. Altre nazionali sono senz’altro più forti, ma l’Italia gioca a pallone. “Italia, altri sono migliori ma noi siamo diversi”, titola stamane Mario Sconcerti sul Corriere della Sera. “Partita classica alla Mancini, qualche difficoltà all’inizio per un avversario molto chiuso, qualche errore di misura per la tensione del debutto, poi davvero uno spettacolo. Siamo quelli che pensavamo di essere con in più Spinazzola e Berardi, giocatori rimasti fondamentalmente nascosti fino a ora ma che giocano a calcio come pochi in Europa”, scrive la nota firma, che poi prosegue: “Uno ha procurato l’autorete, l’altro l’azione del gol di Immobile, insieme hanno dato sostanza all’intero palleggio che ha sfinito la Turchia. Ma non c’è una gerarchia reale, tutta l’Italia ha giocato bene, con una profonda coscienza di sé, sempre con la certezza del risultato. È il gioco che appaga, che non è ordinario, si vede poco anche nella migliore Europa. Abbiamo cose che gli altri non hanno. Ora vediamo cosa gli altri avranno più di noi”.