Esordio positivo per l’Italia di Mancini agli Europei 2020, dove la squadra di Mancini ha vinto con un secco 0-3 contro la Turchia. Nella prima frazione le occasioni migliori sono Insigne, tiro a giro sul fondo e Chiellini, parata di Cakir deviata in angolo. Nella ripresa azzurri in vantaggio, cross di Berardi e Demiral devia nella propria porta. La partita è in discesa, sale in cattedra Spinazzola, parata ancora del portiere turco, il raddoppio è nell’aria ed è realizzato da Immobile. La punta della Lazio è bravo a farsi trovare pronto dopo la respinta di Cakir. L’ex di Pescara, Torino, Dortmund e Siviglia, regala l’assist per il gol di Insigne. Entrambi esultano davanti alla telecamere, alla Lino Banfi, “porca puttena”. Secondo il CdS, solo Florenzi non bene, ma arriva alla sufficienza.
G. Donnarumma 6,5 – Per 35 minuti resta a guardare la partita da lontano, ma non si fa sorprendere e neutralizza il cross di Yilmaz a capo del primo contropiede turco. L’attenzione conta negli istanti decisivi: Gigio c’è.
Florenzi 6 – Dietro è attento. Costruisce a tre con Bonucci e Chiellini, ma cerca anche di spingersi in avanti. Nell’intervallo resta negli spogliatoi per un probabile infortunio muscolare.
Di Lorenzo (1’ st) 6,5 – Mica facile entrare così, ma il difensore del Napoli dimostra solidità e concretezza.
Bonucci 7 – L’intesa bianconera non tramonta: se Chiello marca, Leo copre, conservando lucidità di pensiero e di palleggio per impostare.
Chiellini 7,5 – Giorgione, in versione gorilla, entra a petto in fuori in partita. E’ aggressivo, rabbioso, gioca d’anticipo. Sembra voglia mangiare il pallone in ogni contrasto. Di testa, sfruttando un angolo, va vicino al gol. E’ ancora l’anima azzurra.
Spinazzola 7,5 – Più che terzino, è l’attaccante aggiunto dell’Italia. Mancini lo posiziona altissimo e l’esterno romanista, che pure avrebbe bisogno di campo per ingranare le marce alte, rispetta il copione. Lo braccano in due (Celik e Karaman), ma fanno fatica a fermarlo. Makkelie e il Var gli negano un rigore clamoroso, Cakir compie una prodezza sul suo destro trasformato da Immobile nel gol del raddoppio.
Barella 7 – La personalità si vede dal modo in cui gioca i suoi primi palloni, quando gli azzurri sono ancora contratti. Va a rimorchio, combatte su ogni pallone, ringhia sulle caviglie di Calhanoglu. Sono scariche di adrenalina. Dentro una prova di grande sostanza, ci mette anche un paio di giocate da fuoriclasse.
Jorginho 7,5 – Fresco campione d’Europa con il Chelsea, è diventato un play di categoria superiore. Tiene alto il ritmo, non spreca un pallone, lucidità di pensiero, il pressing di Yazici non lo disturba. Un radar che rende semplici le giocate difficili.
Locatelli 6,5 – L’avvio è un pochino timido, si fa vedere solo per un cambio di gioco. Tiene la posizione, ma incide poco. Meglio, molto meglio, nella ripresa, non solo perché entra nell’azione dell’autorete di Demiral. Ci mette più personalità e coraggio.
Cristante (29’ st) sv – Mancini lo sgancia per dare sostanza alla linea mediana e gestire il reparto più colpito dagli infortuni.
Berardi 7,5 – Domenico è la vera chiave del tridente azzurro. Si mette in moto dopo un quarto d’ora, quando capisce di dover tagliare il campo. Chiude il triangolo con Insigne, creando la prima occasione e non si ferma più. Un cioccolatino per il colpo di testa di Immobile e poi sblocca la partita: lascia sul posto Meras, il suo cross violento impatta Demiral e finisce in rete. Recupera palla sul lancio di Cakir e avvia anche l’azione del tris azzurro.
Bernardeschi (40’ st) sv
Immobile 8 – E’ la partita più complicata (dal punto di vista tattico) e gli azzurri nel primo tempo lo assistono poco, ma Ciro sta benissimo, non avverte la pressione. Velocissimo sul cross di Berardi toccato sull’esterno della rete, ci riprova di prepotenza da fuori ma viene rimpallato da Söyüncü, colpisce di testa e va vicino al gol. Lo trova, firmando di astuzia e di opportunismo il raddoppio. Chiude la tripletta azzurra con l’assist a Insigne. Può diventare il suo Europeo.
Belotti (36’ st) sv
L. Insigne 7,5 – Cerca il tiro a giro sul palo più lontano, specialità della casa, sino a quando non trova il terzo gol, meraviglioso per lo sviluppo dell’azione. Coinvolto l’intero tridente. Da Berardi a Barella, poi Immobile per il destro di Lorenzo il Magnifico.
Chiesa (36’ st) sv
Ct Mancini 7,5 – Gioco, gol, spettacolo e pazienza, dote indispensabile per portare a termine la missione. Tripletta nella ripresa, nona vittoria di fila senza prendere gol. Meglio di così l’Europeo non poteva cominciare.
Fonte: CDS