A Radio Punto Nuovo nel corso di Punto Nuovo Sport Show è intervenuto Vincenzo Morabito, agente: “Non c’è una critica preventiva nei confronti della redazione di Report né di Sigfrido Ranucci. Un certo tipo di giornalismo serve a mettere in evidenza certi temi. A volte, poi, certi temi vengono elaborati altre volte, purtroppo, scompaiono nel nulla. Sono stato contattato da Report per una trasmissione sulla figura dell’agente. Ho ritenuto gli argomenti che mi hanno sottoposto come domande molto interessanti, sono partito in questo lavoro negli anni ’90 e mi hanno percepito come memoria storica. Sui fuorionda, invece, ritengo assolutamente scorretto andarli a trasmettere, sono aneddoti un po’ anche da bar che non hanno aggiunto nulla al programma, anzi hanno tolto. Ero molto soddisfatto dopo la chiacchierata a telecamere accese, ma hanno inserito pochi stralci dell’intervista. Essermi trovato in una cosa di questo genere non è assolutamente il mio obiettivo, anche se c’è l’orgoglio di essere considerato un uomo che in questi 30 anni ha sempre lavorato in modo professionale, etico. Forse, non paga dal punto di vista economico, ma non mi importa. I fuorionda? Il cameraman aveva spento la telecamera, non potevo sapere che fosse ancora lì a registrare. È stato fraudolento. Il giudizio su un calciatore non lo dai con gli aneddoti, lo dà il campo. Avevo indicato la via per migliorare il sistema. In Inghilterra l’ agente fa la fattura al club per farsi pagare la commissione con un controllo della Football Association che se accerta anomalie non fa attuare il pagamento in attesa di ulteriori verifiche. C’è una gran parte del mondo del calcio che vuole fare le cose fatte bene come già accadono in altre parti del mondo. Il campo dirà se Muriqi è bravo o non è bravo, non io. Deregulation? Arrivata perché la Fifa aveva troppi procedimenti e si è voluto sgravare di questa responsabilità. Così facendo, però, sono entrati tutti nella classe degli agenti con un netto peggioramento della professionalità della nostra categoria. Oggi, si chiedono milioni per portare un giocatore a parametro zero come fossero noccioline. Ed è un insulto ai tifosi che consentono anche a noi di vivere come procuratori. Raiola, Barnett, Mendes ed altri hanno creato una loro piccola associazione che vogliono porsi in un campo dove possono anche fregarsene dei regolamenti Fifa. Non vogliono la limitazione del 10% sulle commissioni e così via. Sei i club si mettessero d’accordo e non pagassero certe commissioni come ha fatto il Milan per Donnarumma allora cambierebbe il sistema. Abbiamo bisogno della politica: non possiamo cambiare un malcostume con le trasmissioni televisive. Non è report che deve andare avanti, dopo ci deve essere la politica con gli organi che devono essere istruiti debitamente a fare il resto”.