Il Napoli fissa il nuovo prezzo del cartellino di Koulibaly

AdL chiede 70 milioni per la cessione di K2

Non sarà Koulibaly a chiedere di andare via. Non sarà il difensore a portare offerte. Lui vuole restare a Napoli. E quei 105 milioni offerti dalla Premier e rifiutati nell’estate del 2019 resteranno, probabilmente, uno dei grandi bocconi amari di De Laurentiis. Che la scorsa estate ha atteso inutilmente che qualcuno si facesse sotto per il suo gioiellino senegalese. Fino all’ultimo giorno, Gattuso sapeva di poterlo perdere. Anche quando giocò a Parma la prima di campionato, scese in campo pensando che c’era ancora l’ipotesi che venisse ceduto. Ma non è sua la volontà quella di andare via: a Napoli Koulibaly si sente come a casa sua. Anche se sa bene che quei 12 milioni pesano (tanto) sulle finanze di una società che per il secondo anno di seguito deve fare a meno dei proventi della Champions (a meno che non arrivi il colpo di scena di un ripescaggio). Intanto, Koulibaly è in Senegal. Giocherà domani un’altra amichevole con i Leoni contro la Costa Verde e poi inizierà a capire se il suo romanzo con il Napoli vivrà o meno un altro capitolo. D’altronde, tra pochi giorni (20 giugno) festeggia i suoi 30 anni ed è questa per lui una tappa importante. Ha un contratto fino al 2023 con gli azzurri e se dovesse restare è possibile che De Laurentiis ipotizzi di allungare e magari spalmare parte dell’ingaggio. Ma siamo ancora all’inizio di una estate rovente che vedrà ancora Koulibaly al centro del mercato del Napoli: l’investimento di Rrhamani è stato finalizzato proprio a questo, per prendere il posto di Koulibaly. Ma la sua cessione è complicata. Anche perché ci vogliono sempre almeno 70 milioni per portarlo via. Dunque, in Italia solo la Juventus – ha fatto un sondaggio – può provarci. Mentre il Manchester United e il Psg non sono andati oltre alla richiesta di informazioni lo scorso mese. 

A cura di Pino Taormina (Il Mattino)

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