Non solo, ma si torna per certi versi al passato, quando oltre alla dinamica, al «braccio verso il pallone e non viceversa» (Collina dixit), alla congruità dei movimenti, all’Uomo Vitruviano (Rizzoli), gli arbitri avevano margini di discrezionalità praticamente infiniti. Ora che la vicenda sembrava aver trovato una quadra (dopo l’inverosimile numero di rigori dato in Italia nel campionato della pandemia, il 2019-20), l’International Board ha elargito nuove indicazioni che entreranno sì in vigore dal primo luglio ma, come sempre davanti ad un grande torneo internazionale, verranno anticipate all’11 giugno, giorno dell’esordio di Euro 2020 (e dell’Italia). D’altro canto, c’è l’élite dell’arbitraggio europeo (già di per se stesso, d’élite), chi meglio di loro? La sostanza è tutta nel gioco di parole che dovrebbe servire a rendere più chiara una regola che certezze granitiche non ha mai avuto. La finezza dell’Ifab: «Dato che l’interpretazione dei falli di mano non è sempre stata coerente a causa di applicazioni errate della regola, l’International Board ha confermato che non ogni tocco della mano/braccio di un giocatore con il pallone è un fallo». Auguri.
COSA CAMBIA
Il criterio di base è sempre lo stesso, ma l’Ifab ha restituito agli arbitri la loro discrezionalità: «Nel valutare il mano/braccio che rende il corpo di un giocatore “innaturalmente più grande”, gli arbitri dovrebbero continuare a usare il loro giudizio nel determinare la validità della posizione della mano/braccio in relazione al movimento del giocatore in quella situazione».
Quindi, movimento congruo, anche se con il braccio staccato, non è più automatico. Però… «È fallo di mano se un giocatore:
a) tocca deliberatamente il pallone con la mano/braccio, ad esempio avvicinando la mano/braccio al pallone;
b) tocca il pallone con la mano/braccio quando ha ingrandito in modo innaturale il proprio corpo. Si considera che un giocatore abbia ingrandito il proprio corpo in modo innaturale quando la posizione della mano/braccio non è una conseguenza o non è giustificabile dal movimento del corpo per quella specifica giocata. Avendo la mano/braccio in tale posizione, il giocatore si prende il rischio che venga colpita dal pallone e venga fischiato fallo». Sul tocco di mano in attacco, invece, nulla di diverso rispetto a quanto visto nel finale di campionato: sempre fallo (anche in caso di tocco accidentale) se si segna direttamente una rete di braccio/mano o se si segna immediatamente dopo aver toccato il pallone con braccio/mano.
ROSETTI
Questo ed altro (come il ruolo del VAR, all’esordio in un Europeo, centrale e fondamentale ma sempre e solo davanti ad un chiaro ed evidente errore o incidenti gravi) verrà spiegato oggi dal presidente dell’Uefa Referees Committee, Roberto Rosetti, che parlerà anche di come gli arbitri dovranno approcciare alle proteste dei giocatori in campo (mantenendo la calma, ma i giocatori dovranno evitare gesti appariscenti), del portiere che non potrà più riprendere il pallone con le mani dopo aver servito volontariamente un proprio compagno che glielo ha ridato non di piede. Prima di Russia 2018 era stato perfetto, spiegazione cristallina. Confidiamo….
A cura di Edmondo Pinna (CdS)