L’UEFA non si ferma, tra dieci giorni Juve, Real e Barça potrebbero perdere la Champions

Fin dal lancio del progetto Superlega è stato evidente come la battaglia con l’Uefa sarebbe andata avanti senza esclusione di colpi. Tra carte bollate e tribunali, non soltanto sulla scia di parole grosse e minacce. Uno dei cavalli di battaglia del blocco Superlega era proprio basato su precedenti simili, che confermavano il fatto che eventuali sanzioni, su tutte l’esclusione dalla Champions, non sarebbero state approvate dall’Unione Europea. Poi ieri la nota della Corte di Giustizia Europea, che ha deciso di analizzare la domanda pregiudiziale del tribunale di Madrid (preparata già al momento della fondazione): insomma, il fronte composto ormai solo da Juventus, Real Madrid e Barcellona non molla.
Ma pure l’Uefa e il suo numero uno Aleksander Ceferin sono certi di aver intrapreso la strada giusta, e la difendono con una nota ufficiale: «L’Uefa prende atto dell’annuncio da parte della Corte di Giustizia Europea del deferimento da un tribunale di Madrid sulla cosiddetta Superlega europea, nonostante il ritiro di nove dei suoi club membri fondatori. L’Uefa è fiduciosa della sua posizione e la difenderà con forza». 

RESA DEI CONTI. La resa dei conti è pronta a entrare nel vivo, dunque. Anche perché la contromossa preventiva della Superlega ha avuto il suo primo effetto sperato solo ieri, rafforzando quindi la posizione di Juventus, Real e Barcellona nell’andare avanti con il proprio progetto e allo stesso tempo continuando a partecipare alle competizioni nazionali conservando il diritto di qualificarsi alle coppe europee.
Dal canto suo l’Uefa non ammette alternative: dopo aver riaccolto nei ranghi gli altri nove club fondatori (Atletico Madrid, Inter, Milan, Arsenal, Chelsea, City, Liverpool, Tottenham e United) ha continuato ad attaccare. Il 12 maggio è stata aperta un’inchiesta, il 25 maggio sono state chiuse le indagini ed è stato aperto il procedimento disciplinare nei confronti di Juve, Real e Barça, la sentenza è attesa entro una decina di giorni: sullo sfondo lo spettro concreto dell’esclusione dalla Champions, nonostante rimanga il rischio di una serie di ricorsi che potrebbe paralizzare il sistema.
Anche se su questo Ceferin si è detto sereno ancora un paio di giorni fa: «Il nostro comitato disciplinare è indipendente, quindi non so né quale sarà la portata della pena né quando sarà resa nota. La cosa che mi lascia basito è vedere i tre club che pubblicamente difendono la Superlega ma che poi vogliono giocare la Champions. Non possono paralizzare nulla, al massimo solo loro stessi. Temo un nuovo caso Bosman? No, è differente». Uefa attacca, Superlega risponde: la guerra è aperta. 

 

A cura di Nicola Balice  (CdS)

 

 

 

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