Potrebbe raccontare per ore, Peppe Bruscolotti. Aneddoti, eventi, episodi, discussioni. Nella sua vita dipinta d’azzurro c’è stata l’essenza della sua esistenza. C’è stato Maradona. Niente come la sua amicizia.
A Soccavo lo marcava lei? «Quasi mai, se non per gioco. Ma una volta lo marcai sul serio, in un Napoli-Argentina. Allora mi raccomandai a lui: Per carità, Diego, non farmi fare figure di m… con i tuoi giochetti che mi incazzo. E lui scoppiò a ridere: Stai sereno, me ne sto buono. E così fece».
Peccato per la Nazionale. «Con Bearzot non scattò mai il feeling. Ero nell’Under 23 e non giocavo mai. Allora lo affrontai a muso duro: Se non gioco io che sono titolare nel Napoli ma giocano le riserve delle altre squadre, me ne sto a casa. Lui mi disse: Bene, se ne può tornare a casa anche adesso. Non me l’ha mai perdonata».
P. Taormina (Il Mattino)