Il Mattino – Chi e quando racconterà la “verità” sulla malanotte di Napoli-Verona?

Una lettera del Club Napoli Tribunale al “Mattino” pone la domanda che dal 23 maggio tormenta i tifosi azzurri: ma cosa è successo in Napoli-Verona? Perché una squadra che si era brillantemente ripresa, dopo una penalizzante serie di infortuni, rientrando in zona Champions a 90 minuti dall’ultima partita è crollata nella gara decisiva? È sembrato tutto così strano anche perché i protagonisti non hanno risposto, obbligati al silenzio stampa da metà febbraio, come ha ricordato Politano dopo la doppietta con la Nazionale a Cagliari.Il Napoli non c’era in campo quella sera, eppure non sarebbe servito tanto per vincere la partita che avrebbe assicurato il posto in Europa. Non è vero che il Verona ha fatto la partita della vita: erano gli azzurri e il loro allenatore Gattuso a non essere “presenti”, schiacciati dalla tensione. Difficile che il tecnico, quando ritroverà la parola a Firenze, racconterà perché il Napoli è crollato prima del traguardo, facendo così sfumare un obiettivo ampiamente meritato. Potrebbe, comunque, spiegare perché domenica 23 maggio ha annullato la riunione tecnica prepartita nell’albergo di corso Vittorio Emanuele. Aveva visto i ragazzi troppo nervosi? Certo, una decisione strana, soprattutto perché Gattuso è un maniaco dei particolari e in quella partita poi niente avrebbe funzionato, dal piano nervoso a quello tattico. I tifosi azzurri – hanno ragione magistrati, cancellieri e avvocati iscritti al Club Napoli Tribunale – hanno il diritto di sapere perché non potranno assistere nella prossima stagione a partite di Champions League, magari dalla voce del capitano Insigne, se e quando ritroverà la parola in Nazionale. Perché la squadra che guiderà Spalletti dal prossimo luglio di tutto ha bisogno, ma non di ombre.

 

F. De Luca Mattino.it

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