Napoli: ad oggi l’unica certezza è l’arrivo di Luciano Spalletti al posto di Gattuso sulla panchina dei partenopei, ma a breve potrebbero esserci novità.
Diversi anni fa Checco Zalone in un suo celeberrimo film idealizzò il concetto di “posto fisso” come punto di arrivo per l’italiano medio, in un clima di fortissima incertezza economica e politica che ora come allora non aiuta di sicuro.. Ecco che se c’è una sola certezza in casa Napoli è che, tra pandemie, mancati introiti dalla Champions e addii al veleno col vecchio allenatore, tutto è ancora in divenire e in trasformazione.
Proviamo a fare chiarezza!
Ieri il Corriere dello Sport ha ipotizzato un cambio di ruolo per l’attuale Responsabile delle formazioni Under partenopee Gianluca Grava, con l’avanzamento dell’ex difensore verso la prima squadra.
Secondo quanto raccolto in esclusiva dalla nostra Redazione, infatti il Napoli starebbe pensando proprio a lui come Team Manager anche per agevolare i rapporti non troppo idilliaci tra la proprietà e l’attuale D.S. Cristiano Giuntoli.
In sostanza Grava andrebbe a sostituire Vito Scala e avrà il compito di avvicinare l’anima sportiva a quella dirigenziale, negli ultimi due anni apparse fin troppo distanti tra loro, con l’obiettivo di poter remare finalmente tutti uniti verso lo stesso obiettivo.
E cosa succederebbe a livello giovanile?
Partiamo dal possibile sostituto del “Soldatino” di mille battaglie, perchè per il suo ruolo si potrebbe puntare sulla promozione di Gigi Caffarelli, fatta salva la volontà di non dilapidare il buon lavoro portato avanti, per dare un segnale di continuità. Se invece fosse discontinuità il sogno del Presidente da tempo ha un nome e cognome: Christian Maggio. Ma non è detto che sia questo l’anno giusto.
E per i quattro moschettieri sulle panchine partenopee?
Anche qui il condizionale sarebbe d’obbligo visto che la stagione entra nella fase caldissima e una sola partita potrebbe decretare il fallimento o il successo.
In Primavera mister Emmanuel Cascione, dopo una partenza ad handicap e dei risultati iniziali molto deludenti, è riuscito a centrare le semifinali promozioni. Il 12 giugno il Napoli affronterà in trasferta il Parma in una gara secca che vale l’accesso alla finalissima. La squadra non ha tremato (a differenza della prima squadra che ha perso sciaguratamente la Champions all’ultima giornata) e vincendo sul campo dello Spezia si è guadagnata sia consapevolezza dei propri mezzi che rispetto dagli avversari. La sensazione è che possa il mister restare all’ombra del Vesuvio se dimostrerà di non avere paura in questo finale di stagione.
Discorso simile, anche se un pochino più complesso per Massimo Carnevale, da sempre uomo di fiducia di Grava e molto stimato da tutta la dirigenza per i risultati raggiunti negli anni. La qualificazione per gli Under 17 passerà soltanto da una vittoria pesante nello scontro diretto a Benevento, ma intanto il tecnico ha continuato in silenzio a svolgere il suo lavoro, anche se i 2004 più promettenti sono stati “ceduti” in Primavera. Carnevale era stato già lo scorso anno vicinissimo alla grande chance in Primavera 2 e il suo futuro (la conferma appare scontata, bisogna valutare solo il possibile salto di categoria) sembra essere legato mani e piedi a quello di Cascione.
Chi a nostro avviso è da tempo un leone in gabbia perchè non ha potuto in questo anno e mezzo continuare a dimostrare a pieno il suo valore (inteso numeri alla mano) è mister Giuseppe Bevilacqua, ribattezzato “l’eroe di Avellino” per il risultato storico raggiunto qualche stagione fa con l’Under 15 irpina. Un primo posto da imbattuto nella regular season per il tecnico campano nella sua prima stagione a Napoli (con sconfitta solo in semifinale) e un secondo posto in classifica nonostante il salto di categoria prima che la Pandemia decretasse la fine del calcio giovanile alla seconda stagione. Tanti test match quest’anno e lavoro sulla testa dei ragazzi (anche qui i più promettenti promossi in Under 17), ma la sensazione che l’anno prossimo sulla panchina dell’Under 16 (o Under 17?) ci sarà sempre lui con la voglia di spaccare il mondo.
Infine parlando di Under 15 in questi ultimi diciotto mesi non saremmo mai voluti essere nei panni di coach Gennaro Sorano, che ha dovuto gestire il “salto” di questi giovanissimi atleti dal mondo regionale a quello nazionale in uno dei periodi storici più difficili in assoluto. Lui che è un maestro nell’addestramento, ha dovuto lavorare soprattutto in questa stagione sulla crescita di ragazzi affidandosi esclusivamente ai test match amichevoli (ripartiti solo nel 2021). Probabilmente il Napoli potrebbe anche decidere di sfruttare la sua competenza ed esperienza per riportarlo in un ruolo di coordinatore e supervisore delle formazioni giovanili, oltre che diventare un vero e proprio braccio destro del nuovo Responsabile.
La stagione giovanile deve ancora volgere al termine, ma gli spifferi (ancora molto leggeri) portano a una riconferma (o al massimo di una crescita di ruolo) delle figure chiave della cantera partenopea.
Articolo a cura di Marco Lepore