A Radio Marte nel corso della trasmissione “Marte Sport Live” è intervenuto Gianni Di Marzio, allenatore.
“Spalletti è un allenatore di esperienza e qualità, non lo conosco personalmente per cui non posso esprimermi però è un allenatore di grido. Certo, ovviamente dovrà adattarsi perché è uno abbastanza eclettico a livello di modulo.
Napoli-Verona? Hanno giocato male tutti, non si è salvato nessuno. Forse un poco Fabian Ruiz, Rrahmani e Meret. Hanno sbagliato passaggi a 2 metri, erano bloccati nel cervello. Quella gara andava impostata mentalmente con serenità ma anche con la convizione che il Verona veniva a giocarsela.
Donnarumma? Il Milan mi è piaciuto, si è comportato correttamente. Zaccagni? Sul piano individuale è un buon giocatore ma bisogna capire come vuole giocare l’allenatore. Le squadre non si fanno con le figurine Panini.
Il Napoli può lottare per il campionato con Emerson, De Paul, Senesi e Vecino? Dipende. Ferrari del Sassuolo e Veretout come sostituo di Koulibaly e Fabian Ruiz? Veretout ha meno classe ed è meno offensivo ma ha più dinamismo, al Napoli è mancato uno così. Ferrari pure mi piace.
Spalletti e il rapporto con De Laurentiis? Con Gattuso abbiamo visto che ci sono state discrepanze, fino a quando si vince è sempre tutto ok, se non si fa risultato emergono le polemiche. Dipende chi riesce a essere subalterno all’altro. Il Napoli deve migliorare in tutti i settori, nelle pubbliche relazioni a prescindere. A Napoli prima c’erano grandi direttori generali, un addetto stampa di grande qualità, la società era organizzata. Questo Napoli è troppo distaccato dall’ambiente e dai tifosi. Non so poi come sono organizzati nello scouting”.