A. Giordano, giornalista: “Non credo si possano aprire scenari nuovi”

A Radio Marte è intervenuto Antonio Giordano, giornalista: Sergio Conceicao? Il mondo ora si sviluppa diversamente e nel momento in cui parliamo non sappiamo cosa succede ora. L’accordo sembrava ormai fatto si è invece incagliato in qualche dettaglio del quale non sono assolutamente a conoscenza. Bisognerà cominciare a cercare nuove piste che De Laurentiis starà già battendo. Il rischio è di finire dentro a un ventilatore: non so cosa sia successo, non voglio entrare in questo gioco pericolosissimo in cui tutto può essere usato contro. So che è saltato, mi basta questa come notizia.
Io ipotizzo che ora si vada tra uno tra Galtier, Spalletti e Inzaghi. Non credo che si possano aprire scenari nuovi, i nomi dovrebbero essere questi. Poi ovviamente ci può stare tutto. Penso a quando Capello andò alla Juventus: non c’era mai stata l’ipotesi che potesse accadere. Penso che uscire da questi nomi qui potrebbe essere rischioso ma possono esserci anche più svincoli. Magari se ne lascia uno senza dare nome.
Rimborsi spese arbitri? Davanti alla giustizia non gioco con le parole, vedremo poi dopo l’inchiesta che tipo di riflessioni fare. Abbiamo bisogno di certezze, soprattutto quando si parla di etica, non dobbiamo costruire mostri che non esistono. Una bella pensata sarebbe chiamare El Loco Bielsa, non so noi giornalisti come ne usciremmo. Ranieri? Una splendida persona.
Spiegazione ai tifosi? Che gli vai a dire? Nessuno si spiega una partita del genere come quella di domenica. La squadra, nel momento in cui doveva vincere, si è liquefatta. Forse c’è stato anche un pizzico di presunzione, invece non è andata bene. Era esattamente quello che è successo al Milan 7 giorni prima, solo che il Napoli non ha potuto rimediare.
Il commento di Gattuso? Si è chiusa una pagina nel migliore dei modi dal punto di vista umano. In questo ultimo anno e mezzo non c’è stata veramente la possibilità di costruirselo un rapporto. Il Gattuso napoletano e il Napoli di Gattuso sono esistiti per pochi mesi, da dicembre a marzo. Poi il mondo è cambiato e tutto è rimasto da cogliere in superficie. Fino a qualche mese fa la vita è stata finta, così come d’altronde lo sport stesso. Tutto questo incide anche sul rapporto umano. Le parole sono belle, restituiscono umanità a un rapporto che non è riuscito a essere costruito. Gattuso ha vissuto la sua Napoli dentro i suoi tormenti, sono contento che si siano lasciati senza spargimento di veleno.
Non credo che sia colpa del Napoli la differenza tra sensazionalismo e giornalismo. E’ giusto che vengano fuori le notizie così come vengano poi smentite in seguito. Quante volte Donnarumma stava per firmare il rinnovo? Probabilmente andrà via. Sarri? Sarebbe una di quelle clamorose ipotesi di cui parlavamo poco fa, una super bomba. In questo momento non ho riscontri, avrebbe effetti emozionali quasi impareggiabili. Però non la sento in questo momento. Casting lungo? Non il solo, quando andò via Benitez, De Laurentiis incontrò Emery e aveva già parlato con Mihajlovic. In seguito ci fu una chiacchierata con Spalletti e pure con Montella. Sarri venne bloccato in seguito.
Quando Benitez arrivò 5° si parlò di fallimento. Ha vinto 2 coppe e ha cambiato il Napoli per sempre. Se quello di Benitez era un fallimento, cos’è quello di oggi? Faccio fatica a capire quale sia la differenza, ognuno vede il film che vuole vedere. L’allenatore più logico in base alla rosa? Per me Spalletti, il più aderente alla rosa”.

 

Fonte: Radio Marte

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