Fa bene Juric a non provare vergogna, perché il match point lo ha fallito il Napoli

La lite Juric/Gattuso:

«Ma non provi vergogna?», gli urla in faccia Gattuso. No, e fa bene Juric a non provare vergogna. Perché il match point lo ha fallito il Napoli, il suo Napoli, che nella notte più importante non ha saputo costruire un’azione, fare passaggi elementari, compitare l’abc del pallone, evitare errori da «scapoli contro ammogliati» e incapaci di risalire a galla dopo essere stati spediti sott’acqua, come ci è accaduto puntualmente e meritatamente nella notte di questa catastrofe. La gara di ieri notte è stato un supplizio palpabile. E Gattuso lo sa. Sognava un addio diverso, sognava di andare via lasciando la Champions e una dote da 50 milioni al presidente che da gennaio in poi ha trasformato la sua permanenza a Napoli in una Odissea. È finita nel peggiore dei modi, con nessuno che nello spogliatoio ha la forza per dare coraggio agli altri. È una delusione enorme, la più grande forse. Le lacrime negli spogliatoi sono tante, difficile frenare il pianto. «È una vergogna pensare che chissà quale partita diversa abbiamo fatto rispetto alle settimane passate. Io non ci sto, questi pensieri succedono solo in Italia...» sbotta seccato Juric a Skysport prima di andare via su tutte le furie anche perché bruciato dal fatto che le stesse accuse gli sono state mosse nello spogliatoio azzurro, da dirigenti e membri dello staff. E anche da qualche calciatore. Fatti del Verona se si è impegnato di più o di meno: il Napoli è superiore all’Hellas e aver conquistato un solo punto in due partite è uno dei motivi per cui la Champions salta per la seconda stagione consecutiva. P. Taormina (Il Mattino)

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