Campione del Mondo nel 1982 e bandiera della Juventus per 13 anni, Antonio Cabrini osserva con occhio attento la lotta per la prossima Champions League. Il Milan e il Napoli guidano la classifica a 76 punti, la Juve insegue a una lunghezza di distanza, ma a 90′ dal termine è ancora tutto molto aperto.
Come si aspetta che andrà a finire? «Fare previsioni è davvero difficile. Sarà una domenica molto complicata e molto combattuta sotto tanti aspetti. Arrivare alla fine del campionato dove hai tre squadre che si giocano due posti in Champions e una di esse gioca contro l’Atalanta già qualificata che non vorrà perdere, sembra uno scherzo del destino. A inizio campionato sarebbe stato diabolico anche solo pensarlo questo tipo di incastro. Di una cosa, però, sono abbastanza sicuro: il Napoli ce la farà».
E le altre due? «Beh, la più svantaggiata è la Juve perché deve rincorrere, ma penso che ad essere più a rischio sia il Milan».
Ma andiamo con ordine. «Il Napoli ha la partita meno complicata. Non direi più facile perché nel calcio non si sa mai, ma sulla carta è certamente la gara meno complicata. Poi mi baso anche sugli ultimi risultati. Il Napoli sta facendo un girone di ritorno pazzesco e dopo il periodo di transizione le ha vinte quasi tutte. Dall’altra parte, poi va ad incontrare un Verona che non ha nulla da dire al campionato. Mi sembra un buon mix di fattori per sperare al meglio».
Meno facile per il Milan… «Sarà dura a Bergamo, perché l’Atalanta vorrà confermare il secondo posto conquistato sul campo fino ad oggi. E non solo perché può portare più soldi nelle casse del club».
Quanto peserà nelle gambe e nella testa il ko nella finale di Coppa Italia con la Juventus? «Credo nemmeno un po’. Quella partita è stata già archiviata. Piuttosto penso che possa pesare nella testa dei giocatori del Milan il pareggio col Cagliari della scorsa settimana. Con quei due punti in più sarebbe stato tutto più facile. E invece è cambiato tutto radicalmente».
E la Juve? « Deve vincere: non ha alternative. Psicologicamente quello che fanno le altre cambia poco o forse niente. Quando sai che devi vincere dai tutto».
Mihajlovic ha sognato un rigore per la Juve… «Sinisa è uno che è sempre simpatico e fuori dagli schemi, quindi questa battuta è in linea col personaggio: non l’ha messa come polemica. Personalmente non mi aspetto episodi sospetti da nessuna parte. Ora c’è il Var che dovrebbe dare la certezza nelle decisioni».
Da chi si aspetta il colpo decisivo in questa ultima giornata? «Sono partite nelle quali il singolo può determinare il risultato finale e i colpi del campione arrivano sempre dai soliti nomi. Mi aspetto Ronaldo che può essere determinate, così come Insigne nel Napoli. Nel Milan, invece, manca Ibra e senza di lui c’è stato qualche problema dal punto di vista mentale. Pioli ha un gruppo di ragazzi giovani e motivati. Ecco perché mi aspetto una giocata vincente da Leao o Brahim Diaz».
B. Majorano (Il Mattino)