Sponda Salernitana, Lotito si è sempre detto pronto a rispettare le regole, ma sottolineando più volte «Per chi sa leggerle». Mezzaroma gli ha fatto eco ribadendo che l’attuale proprietà e pronta a passare la mano, ma alle condizioni stabilite dai venditori, non dagli acquirenti, che non accetterà un «esproprio proletario» e che esistono anche norme del codice… civile. Le parti, insomma, hanno schierato le munizioni. «Noi non intacchiamo la proprietà privata – ha replicato Gravina – La proprietà resta in capo agli stessi soggetti. Noi non siamo la controparte della Salernitana, ma siamo rispettosi di principi e regole. Il club si è guadagnato la A, questo però dipende dal senso di responsabilità dei soggetti che devono permetterlo. In caso contrario la Salernitana non scompare dal panorama calcistico italiano. La non ammissione è un’ipotesi che non prendo neppure in considerazione».
LA SOLUZIONE
Tra le ipotesi che stanno prendendo piede potrebbe esserci la cessione del controllo del pacchetto di maggioranza societario (così come dell’influenza dominante) ad un fondo straniero (si parla di una holding con sede in Qatar), con la totale uscita di scena di Lotito. Mezzaroma, invece, potrebbe rimanere in quota di minoranza con il diggì Fabiani a fare da traghettatore sulla tolda della nave. Eugenio Marotta (Il Mattino)