Una gioia sussurrata. De Laurentiis affida a twitter il suo pensiero. «Grande vittoria! Ma massima concentrazione perché non è ancora finita!». Già, non è finita. Anche se il traguardo è lì. Onore alla Fiorentina che ha lottato, forse infastidita dai sei gol dell’andata, o forse perché Commisso era lì in tribuna a far sentire il proprio sostegno. E bene ha fatto la squadra viola, perché è così che si fa per cancellare la lunga vigilia di sospetti. È questa deve essere la normalità: squadre che lottano anche senza avere obiettivi. E ci sta il caos nel finale, tra parolacce e qualche spintoni: perché Dragowski ce l’aveva a morte con Rrhamani mentre Ribery, dopo il buffetto a Contini che era andato a festeggiare sotto il suo naso il gol di Zielinski, ancora non trovava pace. E Biraghi e Gattuso pure avevano avuto da ridirsi durante la gara, prima che Ringhio sancisse la tregua con un abbraccio a Iachini. Tra ispettori federali e squadra arbitrale, se c’è stato qualcosa di esagerato lo leggeremo dai provvedimenti del giudice sportivo. Ma l’impressione è che non si siano superati i limiti.
Il Mattino