“I ragazzi delle giovanili hanno pochi valori e pensano a loro stessi. I social distraggono, e le società pensano più alle aziende. Mancano più figure di campo, come ex calciatori, che guidino i ragazzi nella crescita – queste le parole di Francesco Flachi, ex calciatore, fra le tante, di Fiorentina e Sampdoria, ai microfoni de “Il Sogno Nel Cuore”, trasmissione condotta da Luca Cerchione in onda dal lunedì al venerdì dalle 12:00 alle 13:00 su 1 Station Radio -. Gattuso alla Fiorentina? Le voci ci sono, non è ancora definito il tutto ma penso che sarà lui il prossimo allenatore viola. Rino è un gladiatore, sa fare gruppo, una persona che sa toccare i tasti giusti per far esaltare le caratteristiche di ogni giocatore. Persona corretta, e ai calciatori piace così. È l’uomo giusto per far ripartire la Fiorentina. Commisso? Non è stato fortunato al suo arrivo, ha trovato difficoltà nel gestire un calcio diverso da quello americano. Ha carisma, entusiasmo, sono sicuro che farà il massimo per portare la viola dove le compete. È molto presente anche sul campo, a differenza di altri presidenti stranieri, come Zhang, presente a Milano solo dopo aver vinto lo Scudetto. Vlahovic-Osimhen? Sono esplosi entrambi nella seconda parte di campionato. Dusan ha bruciato le tappe, un cambiamento straordinario, si è completato. Inizialmente ha trovato difficoltà, errori anche per la sua giovane età, non giocava nemmeno con continuità e quando un attaccante non sente fiducia fa fatica. Prandelli ha creduto in lui, e l’attaccante viola lo ha ripagato sul campo. Osimhen ha una velocità determinante, non è facile dare un’impronta al primo anno in A: quando si è svegliato lui, si è svegliata anche la squadra. Se il Napoli non avesse avuto tanti infortuni, avrebbe potuto competere con l’Inter. Fiorentina-Napoli? I viola faranno tanto turnover, mi auguro facciano giocare i ragazzi della Primavera, sono tre anni che vincono la Coppa Italia di categoria ed è giusto lanciarne qualcuno. Quanto è mancato il Maradona al Napoli? Tanto, come a tutte le altre squadre sono mancati i propri supporters. Guardare il calcio oggi è triste, non può esserlo senza la gente. Il pubblico ti dà la carica, motivazioni, ti forma e ti fa esaltare. Insigne? È il giocatore che ha più qualità in Italia, ti può far vincere le partite da solo con una giocata, un gol o un assist. L’essere napoletano e giocare nel Napoli, con il tempo e dopo delle contestazioni, lo ha fatto crescere. Ha avuto più responsabilità, gli ha dato più forza, ed ora è un calciatore completo, nel calcio di oggi si fa fatica a trovare uno così”.