È stato uno spettacolo d’arte varia, con momenti di totale appagamento per gli occhi e per l’anima. Come quando ti trovi ad aspettare come un bambino il giorno di Natale che diano la palla a Osimhen o a Insigne o a chiunque là davanti perché qualcosa succederà. «Napoli: 100 gol! Napoli, grande squadra». Nel silenzio (stampa) ci pensa De Laurentiis a dire il suo pensiero appena scocca il 90′. La manita all’Udinese dà gioia anche a lui, è al settimo cielo. È arrivato di corsa da Milano pur di salutare la squadra prima dell’inizio del match. È piombato nello spogliatoio, ha ripetuto come un mantra le parole magiche: «Champions, Champions, Champions, dobbiamo andare in Champions» è il suo grido di battaglia. E poi il patron ha preso parte a quella specie di rito che è la ola con cui Insigne e company lo coinvolgono e trasformano il presidente in una sorta di ragazzino. E a cui non si sottrae. P.Taormina (Il Mattino)