Salvatore Bagni: “Oggi, quel giorno, quello scudetto che ci rese immortali”

Salvatore Bagni c’era in quel 10 maggio. Era in campo. Non lo dimenticherà mai. Oggi interviene alla trasmissione “Si gonfia la rete” sulle frequenze di Radio Marte

“Scudetto? Quello è il primo e non ce lo potrà mai togliere nessuno, tutti quelli che hanno partecipato a quella gioia immensa per Napoli e per la Campania. Una cosa meravigliosa, incredibile e indelebile. Mi vengono i brividi. Sono felice di aver partecipato a quella vittoria che ci rese immortali. Si racconta che per le strade di Napoli ci fosse un milione di persone. Quando le cose vanno male ovviamente escono voci. Non ricordo chi fu a volere il ritiro a Vietri sul Mare. Le cose andarono malissimo ma dopo una serata un po’ burrascosa, dove tutti noi giocatori parlammo e dicemmo la nostra, alla fine ci capimmo. Quando ci si apre nello spogliatoio possono nascere legami inaspettati, basta pensare a me con Maradona. Guarda caso poi la squadra si risollevò. Arrivammo prima ottavi e poi costruimmo. Il Napoli di Maradona divenne vincente in soli 3 anni. Eravamo una squadra che lottava per non retrocedere.

Osimhen? Non faccia troppi gol perché altrimenti le medie si alzano e devo pensare che potesse essere il capocannoniere del campionato. Quando sentivo e sento che tecnicamente stoppa male il pallone? Se non stai bene i controlli diventano difficile. Ora sta bene ed è lucido anche nelle soluzioni, vedi il gol di Lozano. Il Napoli sta lottando per la Champions League, l’Inter invece ha fatto una cavalcata a sé. Il fulcro del gioco dell’Inter è stato Lukaku, ora Osimhen lo è per il Napoli.

Osimhen in cambio di Vlahovic più 78 milioni? Un bell’andazzo tra tutti e due, Vlahovic si sapeva che era bravo anche se non pensavo fosse così forte. Il prossimo anno penso che gli stessi gol li farà anche Osimhen, se non anche di più”.

sigonfialarete.com

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