“L’arbitro Doveri ha visto ciò che hanno visto tutti, ovvero il contratto tra il giocatore del Cagliari e Viola – queste le parole di Paolo Casarin, opinionista tv ed ex arbitro, ai microfoni de “Il Sogno Nel Cuore”, trasmissione condotta da Luca Cerchione in onda dal lunedì al venerdì dalle 12:00 alle 13:00 su 1 Station Radio -. Il protocollo Var è chiaro: prevede che il Direttore di Gara abbia la possibilità di decidere, e lo strumento tecnologico può solo integrare, eventualmente, ci fosse una decisione discutibile. Nel match fra Benevento e Cagliari, dunque, dal punto di vista del protocollo, c’è stato un errore: il Var non avrebbe dovuto intervenire, l’arbitro era ben posizionato ed aveva visto bene. Mazzoleni due volte consecutive al Var con il Cagliari? Sotto questo aspetto non ci sono vincoli, dipende, molto spesso, anche da chi è a disposizione. Con l’utilizzo del Var, c’è meno disponibilità di avere arbitri diversi, ma queste sono scelte del designatore. Un ex calciatore ad ausiliare gli addetti al Var? Questo strumento tecnologico viene applicato nei grandi campionati in tutto il mondo, e ci sorprendiamo ancora di diverse scelte, se si dovessero aggiungere anche degli ex calciatori, si aprirebbe una discussione in sala Var, in quanto, in giocatori, hanno un modo di vedere il campo diverso da quello degli arbitri. Serve una lettura unica di una determinata situazione, con l’ausilio del Var in caso di un errore evidente. Scindere la carriera del Var dall’arbitro? Inizialmente quando si è creata questa nuova tecnologia non si pensava che si potesse creare questa spaccatura. Bisognerebbe guardare il monitor con la stessa attenzione con la quale si guarda il campo”.