Agnelli, Perez e Laporta sempre più compatti nella battaglia: “Basta minacce”

Durissima risposta di Juve, Real e Barça alla Uefa «Pressioni intollerabili, ma noi non desistiamo»

Venerdì sera Uefa, sabato mattina Super Lega. La risposta ad Aleksander Ceferin e i nove club pentiti è arrivata con un comunicato congiunto di Juventus, Real Madrid e Barcellona. Se guerra deve essere, i resistenti della Super Lega annunciano di volerla combattere fino alla fine. Un documento che sembra contratto e manifesto allo stesso tempo, sei punti e qualche comma. Con messaggi che vengono urlati a gran voce, contro Uefa ma anche Fifa e i nove club pentiti (Arsenal, Chelsea, City, Liverpool, Tottenham, United, Atletico Madrid, Inter e Milan), per rivendicare i propri diritti e denunciare un clima ritenuto «inaccettabile». Inizia così il comunicato congiunto: «I club fondatori hanno ricevuto e continuano a ricevere, inaccettabili pressioni, minacce ed offese da terze parti al fine di ritirare il progetto proposto e desistere dal loro diritto-dovere di fornire soluzioni all’ecosistema del calcio mediante proposte concrete e un dialogo costruttivo. Ciò è intollerabile in punto di diritto e la giustizia si è già pronunciata in favore della proposta di Super Lega, ordinando a Fifa e Uefa di astenersi, sia direttamente sia per il tramite dei propri associati, dall’intraprendere ogni azione che possa pregiudicare l’iniziativa in qualsiasi modo in pendenza del procedimento». Tanto per mettere le cose in chiaro, la ventilata possibilità di esclusione dalla Champions non può spaventare perché andrebbe oltre ciò che la Uefa potrebbe avere il diritto di fare secondo Juve, Real e Barcellona. 

 

 
INTENZIONI E ACCUSE

Chi è rimasto in Super Lega ribadisce le buone intenzioni che accompagnavano il progetto, nella speranza disattesa di trovare in Uefa e Fifa un’apertura al dialogo: «Il progetto è stato concepito congiuntamente dai 12 club fondatori con lo scopo di fornire soluzioni all’attuale insostenibile situazione del settore calcistico. Il 18 aprile hanno annunciato la loro volontà di creare la Super Lega e di instaurare un canale di comunicazione con Uefa e Fifa. I club fondatori hanno espressamente convenuto che la Super Lega avrà luogo quando riconosciuta da Uefa, da Fifa o da entrambe, oppure quando sia considerata competizione compatibile. Tuttavia Uefa e Fifa si sono sinora rifiutate di stabilire un adeguato canale di comunicazione». La Super Lega sarebbe una fonte di guadagno fondamentale per i club partecipanti, ma Juve, Real e Barcellona insistono sul fatto che a giovarne sarebbe stato tutto il sistema. 

AVANTI

Ma tutto ciò che è successo in queste settimane anche in termini di opinione pubblica non lascia indifferenti i tre club: «Siamo consapevoli della diversità di reazioni, siamo pronti a riconsiderare l’approccio proposto. Tuttavia, saremmo altamente irresponsabili qualora abbandonassimo la missione». Resta la delusione per l’inversione di rotta dei nove club pentiti: «Ci rincresce vedere come i club nostri amici e fondatori della Super Lega si trovino ora in posizione incoerente e contraddittoria avendo sottoscritto numerosi impegni con Uefa». La Super Lega, anche se ridotta a tre soli club, va quindi avanti: «Ribadiamo che, per onorare la nostra storia, per ottemperare agli impegni assunti nei confronti dei nostri stakeholders e dei nostri tifosi, per il bene del calcio e per la sostenibilità finanziaria del settore, abbiamo il dovere di agire in maniera responsabile e di perseverare nel raggiungere i nostri obiettivi, nonostante le continue ed inaccettabili pressioni e minacce ricevute da Uefa. Soprattutto, ribadiamo a Fifa, Uefa e a tutti gli stakeholder del calcio, il nostro impegno e la nostra ferma volontà di discutere insieme, con rispetto e nell’osservanza dei principi di diritto ma scevri da intollerabili pressioni, le soluzioni più appropriate per la sostenibilità dell’intera famiglia del calcio». La guerra continua, anche parlando di fare la pace. 

A cura di Nicola Balice 

 

 

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