Gattuso ha disegnato il 4-2-3-1 per specchiarsi nei rivali e non ha più cancellato il disegno che da un certo momento in poi ha preso il sopravvento sul 4-3-3. Lo Spezia non perde in casa dal 31 gennaio (0-1 con l’Udinese) e qui è caduto il Milan (2-0) e l’Inter non è andata oltre l’1-1. La salvezza della squadra di Italiano è complicata ma è a portata di mano. Gattuso teme la fame di chi gioca per sopravvivere. Si affida a Politano sulla fascia destra e lascia Lozano in panchina. Mentre in difesa Manolas centrale destro e Rrhamani sarà sulla sinistra: i due hanno provato senza sosta da mercoledì movimenti e ripartenze, anche con sedute prolungate di allenamento affidate a Gigi Riccio. Non toccherà a loro due solo oggi ma nel migliore delle ipotesi anche con Udinese (martedì) e Fiorentina. In difesa alla fine l’ha spuntata ancora Hysaj sulla sinistra, preferito ancora una volta a Mario Rui. In porta resta Meret mentre Ospina è stato convocato e andrà in panchina. Coppia di centrocampo Fabian e Demme. In attacco, riecco Osimhen: è un’iradiddio di talento e di esplosività. Chissà cosa sarebbe stata questa stagione senza l’infortunio alla spalla e al braccio che lo ha messo ko per oltre tre mesi (maledizione a queste nazionali). Non ci sarà, a meno di sorprese dell’ultimo secondo, Aurelio De Laurentiis: il presidente, dopo i suoi silenzi bizzarri e incoerenti nel periodo più caldo della stagione, da qualche tempo ha cambiato atteggiamento tra visite nello spogliatoio e dirette col telefonino prima della gara. Probabile che anche oggi trovi il modo per mandare il suo in bocca al lupo alla squadra. P. Taormina (Il Mattino)